Si chiama “Filtri Invisibili” ed è il titolo del nuovo disco dei NA-SA. Edito dalla Cinenova – Cinevox e distribuito da Self Distribution, “Filtri Invisibili” raccoglie 14 episodi frutto del cammino intrapreso dalla band vesuviana negli ultimi anni (oggi essenzialmente duo “aperto”), tra cambi di stile, mood, line-up. Un lavoro – che si è avvalso della produzione artistica di Bruno Fiengo – che riassume quindi le vicissitudini e l’evoluzione del combo, nato alle falde del Vesuvio nel 1997 come libera sperimentazione tra musicisti diversi tra loro, in continua ricerca di sonorità nuove.
La prima esperienza discografica fu l’inserimento del brano “Stelle” nella compilation “1999 Onda D’Urto”, cui parteciparono musicisti come 99 Posse, Almamegretta, Frankie Hi-Nrg, Casino Royale, Subsonica… edita dalla Novenove e distribuita dalla BMG. Da segnalare la partecipazione al Fringe International Festival a Firenze nell’agosto 1999 e tournée in Sicilia e Calabria svoltesi nel 2000 e nel 2001, nonché la partecipazione al Sound Mind Festival di Prato del 2001.
Adesso tocca finalmente al debutto discografico vero e proprio. “Filtri Invisibili” – occhio perchè da qualche tempo, settimana più settimana meno, è già nei negozi – è un suggestivo itinerario nei sentieri dell’indie-pop elettronico, un genere che, nel corso di una una fase evolutiva, cede ogni tanto a sindormi da inflazionamento. “Filtri Invisibili” fortunatamente fugge da tale sindrome, presentandosi come lavoro fresco, di sicuro scevro dalla pretesa di assoluta originalità ma pur sempre valido campione di dove e come gli artisti elettronici italiana possono – e vogliono – andare.
Registrando in presa diretta ore di jam, il gruppo ha estrapolato piccoli “embrioni sonori” essenziali per quella che sarà la composizione “finita”. Un lavoro che mostra anche il mai tramontato bisogno di rendere simbiotiche l’anima avanguardistica, astratta dell’elettronica e quella “romantica”, concreta della strumentazione tradizionale e che viene efficacemente svolto da Christian Onorato (e da altri collaboratori: Maurizio Marsico, chitarra – Pacio, batteria – M. the player Frendo, basso), l’uomo dei suoni, che ne amalgama di acustici ed elettrici (basso, chitarra, piano) avvolgendoli in vellutati tappeti di synth, campionamenti, rumori analogici.
Trama sonora questa che fa da “assist” per le morbide e suadenti corde vocali di Marianna Intoccia, in un processo al termine del quale discernere le varie componenti sonore dei NA-SA e stabilire quale prevalga è impresa imrpoba: il sound di “Filtri Invisibili” è omogeneo ma mai uniforme, compatto ma leggero, rendendo ogni brano dotato di una propria distinta identità oltre che del “rango” di canzone vera e propria.
Un cantautorato elettro-pop che fonde le intuizioni melodiche di artisti come Air, Morcheeba o Cristina Donà per issarle ad un livello dove ogni tentativo di categorizzazione è destinato ad appassire e proiettarle, magari, verso la coniazione di nuovi standard di quello che una volta fu il trip-hop.
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