Non vuol essere il tormentone di questo inverno, primo perché non si tratta di chiacchiere al vento, secondo perché si tratta di un festival che difficilmente avrà eguali quest’anno, tra nomi piccoli e grandi (decine, decine, decine…). Vero è che ogni settimana ne abbiamo una nuova, ma i nomi coinvolti ci sembrano giustificare tutta questa diarrea informativa e questo entusiasmo (Pixies? Kraftwerk? forse dipende anche da roba del genere…) anche se non saremo in quel del deserto californano nel weekend del 1 Maggio (quando qui ci accontenteremo di qualche concerto organizzato dai pur bravi sindacati). E stavolta, con quella che pare essere la line-up definitiva, dovrebbe essere l’ultima volta che parliamo della quinta edizione di questo stellare festival (i resoconti li lasciamo ad altri website – se non ci andiamo, che ci mettiamo a raccontare il resoconto degli altri?!).
Tagliamo corto. Le ultime aggiunte rispondono ai nomi di BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB, BASEMENT JAXX, THE RAPTURE, STEREOLAB, Junior Senior, Cursive, Bright Eyes, Thursday, Paul Van Dyk, e i DESERT SESSIONS, combriccola notoriamente affiliata ai Queens Of The Stone Age. Il festival, come già più volte riportato, avrà RADIOHEAD e CURE come headliner. Per il secondo nome ribadisco la contestazione fatta agli organizzatori. Vero, Smith e soci attirano pubblico, ma una maggior attenzione sui caratteri del cartellone avrebbero meritato i due veri eventi (quanto a eccezionalità di accadimento) relativi a PIXIES (di nuovo insieme dopo una dozzina d’anni) e KRAFTWERK (mai domi alla nuova elettronica). E poi ancora AIR, WILCO, FLAMING LIPS, MOGWAI, BELLE & SEBASTIAN, DIZZEE RASCAL, THRILLS, LCD SOUNDSYSTEM, DEATH CAB FOR CUTIE, PREFUSE 73, …AND YOU WILL KNOW US BY THE TRAIL OF DEAD, Electric Six, Sahara Hotnights, Kinky, the (International) Noise Conspiracy, T. Raumschmiere, Sidestepper, !!! e Atmosphere.
Se questo non è abbastanza gli organizzatori del Coachella ne hanno ancora: 2manydjs, the Crystal Method, Adam Freeland, ASH, MUSE, Antibalas, Cooper Temple Clause, Stellastar, Killers, Stills, Sleepy Jackson, BROKEN SOCIAL SCENE, Black Keys, FUTURE SOUND OF LONDON, Hieroglyphics, LE TIGRE, Moving Units, ERASE ERRATA, Seb Fontaine, LAURENT GARNIER, Living Legends, Sander Kleinenberg, Sounds, Howie Day, Peretz (aka PERRY FARRELL), Mark Farina, 22-20’s, Phantom Planet, Dios, Jem, Q & NOT U, the Section Quartet e DJ Icon. I promoter del festival hanno davvero ragione a ritenere l’edizione 2004 la migliore mai fatta. Se l’anno prossimo fanno di meglio, sarà il caso di chiedere un’interrogazione al Congresso.
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