Sparito dopo l’uscita di “The Fragile” nel 1999, TRENT REZNOR ha finalmente dato “segni di vita” rivelando i particolari del suo nuovo album. “Bleed Through” uscirà nei prossimi mesi su Interscope e “costringerà” Reznor a darsi da fare per il tour promozionale del disco. Tracklist e release date ancora da definire. “Una delle ‘regole’ di questo album è stata quella di orchestrare utilizzando esclusivamente voci monofoniche” dice Reznor, precisando, testualmente, “No chords, e registrazione dal vivo”. Resta comunque la simbiosi tra batteria live e programmata.
Alla domanda, rivoltagli da un fan online, relativa al cambiamento avvenuto in 15 anni di carriera a partire dal debut album “Pretty Hate Machine”, Reznor ha così risposto: “ogni disco che ho fatto rifletteva dove mi trovavo, come persona, in quel dato mmoento. Ciò che sta uscendo adesso dalla mia testa sembra provenire da un luogo molto diverso da quello del precedente album, ma anche stavolta mi è difficile dire perché sono di nuovo qui”. Le session di registrazione prosueguono intanto in quel di New Orleans, e Reznor, con l’aiuto del fonico Atticus Ross, sta scavando su tutte le registrazioni demo accumulate da “The Fragile” in poi. Pare che entrambi siano “molto emozionati per una traccia che Reznor non ricorda assolutamente di aver registrato”. E ancora pare che il drumming del batterista Jerome Dillon “abbia aggiunto un ulteriore elemento di violenza, oggetto di sperimentazione”. Un brano è stato descritto come così “lento, brutale e pesante” da aver spaccato gli speaker in studio durante il playback…
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