Anche quest’anno il Neapolis Festival affida la direzione artistica del secondo palco a Freak Out.
Freak Out, magazine indipendente napoletano attivo dal 1989 (oltre ad essere un sito internet, all’indirizzo www.freakout-online.com ), promuove da anni, in Campania, concerti di artisti orbitanti nell’ambito della musica indipendente internazionale.
Freak Out, inoltre, ha collaborato all’organizzazione del concorso “Destinazione Neapolis”, contribuendo ad individuare le quattro giovani band che si esibiranno nei giorni 7 e 8 luglio.
Il “Freak Out Stage” sarà posizionato all’esterno dell’ Arena Flegrea, e tutti i concerti che vi si svolgeranno saranno ad ingresso gratuito.
Ecco, in breve, il programma dei due giorni.
7 Luglio – a partire dalle 17.
– Due delle quattro band vincitrici di Destinazione Neapolis
– The Zen Circus. Da Pisa, sono da poco usciti con un nuovo, bellissimo disco, “Doctor Seduction”: una raccolta di canzoni bellissime, sincere e irresistibili, sgangherate e dolce-amare, piene di melodie memorabili incastrate tra ruvidezze post-punk e luminosi squarci di ispiratissimo pop rock. Tra Pixies, Violent Femmes e Talking Heads! www.thezencircus.com
– Candies. Dopo oltre 150 concerti, e collaborazioni con artisti come John Convertino, Volker Zander (Calexico) e Kevin Branstetter (Trumans Water), i Candies sono tornati con un nuovo disco, “Dense Waves Make Your Eyes Wider”, in cui hanno tirato fuori la propria natura di punk-rock band. Un’attitudine più che uno stile, la stessa di nomi come Gang of Four, Television, Radio 4, Fugazi. www.candies.it
– Mirsie. Nati alle porte di Torino nel 1996, i Mirsie sanno fondere il calore del blues più stravolto e dell’indie rock più genuino all’interno di canzoni che vanno dritte allo stomaco ed al cervello. Rock ‘n’ roll adrenalinico tra Jon Spencer, Stooges e primi Kyuss www.mirsie.com
– Mono. Da Tokyo, Giappone. Il loro album di debutto “Under the Pipal Tree”, è stato prodotto da John Zorn, che lo ha voluto nel catalogo della Tzadik, l’etichetta di sua proprietà. Elencando fra le proprie influenze “i Sonic Youth e Beethoven”, i Mono hanno realizzato col secondo lavoro, “One Step More and You Die” (Ryko/Arena) quella fusione fra rumore strumentale e squadrati suoni ambientali che avevano in mente. http://www.arenarockrecordingco.com
– Trans Am. La proposta musicale del trio di Washington non si è mai fossilizzata su un unico genere musicale: nel corso degli anni (si sono formati nel 1993) sono passati dal kraut rock al synth pop, dal post rock ell’elettronica. Il loro nuovo lavoro, “Liberation” (Thrill Jockey), è da considerare il primo concept album realmente “politico” della band. Un disco che palesa una presa di posizione assolutamente chiara: un atto d’accusa verso quella “cultura della paura” inculcata dai media e dal governo Bush. www.transband.com
8 Luglio – a partire dalle 17.
– Due delle quattro band vincitrici di Destinazione Neapolis
– Marta Sui Tubi. Il loro disco d’esordio, “Muscoli e Dei” è stato un vero e proprio “caso discografico”. La band ha spiazzato tutti col suo cantautorato sperimentale, irriverente e ironico, e i suoi testi surreali e taglienti. Sono diventati nel giro di pochissimi mesi un vero e proprio “gruppo di culto”. www.martasuitubi.it
– Veracruz. Giovane band catalana, invitata al Neapolis in seguito al “gemellaggio” tra il festival partenopeo e il prestigioso “Primavera Sound Festival” di Barcellona, concretizzatosi in uno scambio di band (il Neapolis da parte sue ha “spedito” al Primavera i 24 Grana). Appena usciti con il loro primo EP, infuocheranno il Freak Out Stage con il loro esplosivo mix di post punk e no-wave.
– One Dimensional Man. Il loro suono dal vivo, ruvido e privo di compromessi, lo spettacolo ironicamente teatrale, dal piglio sarcasticamente “politico” dei “comizi” fra una canzone e l’altra, alle nudità esibite narcisisticamente, al sudore copioso e agli sputi di rabbia che la band mette in mostra con mal celata spudoratezza, hanno fatto dire ad alcuni che One Dimensional Man sono la migliore “live band” d’ Italia. Provare per credere! www.onedimensionalman.com
– Arab Strap. Il duo di Glasgow presenterà a Napoli i brani dell’ultimo, bellissimo, ” Monday at the Hug and Pint”, che mescola potenza sonora in stile Mogwai a ricercatezze melodiche che riportano alla memoria Bob Dylan e Neil Young. Ipnotici, magnetici, oscuri, cerebrali, maniacali, ironicamente noir e capaci di scrivere ballate maestose e meravigliose: queste sono le caratteristiche della band, nella migliore tradizione indie-rock scozzese. www.arabstrap.co.uk
Oltre ai live, sia il 7 che l’8 luglio ci saranno dei dj set che proporranno il meglio del rock e dell’elettronica degli ultimi anni.
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