Il Caivano Rock Fest 2004, ancora una volta, coniuga le nuove sonorità e la canzone d’autore, la sperimentazione ed il rock del futuro. Fortemente voluta dalla locale amministrazione comunale, anche questa ottava edizione vede la direzione artistica di Gianmarco Ambrosio e Francesco Caso. Vediamo subito il programma, articolato su più giornate non consecutive, e qualche news sui relativi protagonisti.
Mercoledi 22 Giugno: Caparezza a Articolo 31.
Originale e grottesco, CAPAREZZA (alias Michele Salvemini) si unisce a tutti quei musicisti e compositori che hanno deciso di non scrivere più canzoni d’amore. In bilico, se possibile, tra Frank Zappa e Rino Gaetano, il suo show è fatto di pupazzi parlanti, voci fuori-scena, cambi scena: uno spettacolo tra musica, teatro e follia. Ma il vero segreto di Caparezza sta nei testi. Freschi, ironici, paradossali, agrodolci: ogni canzone è un’autopsia della nostra società, giocata sul doppio senso, su una critica pungente ma mai arrabbiata. Lo show del talento pugliese sarà seguito da quello degli ARTICOLO 31: ex rapper, ex dj, ex rocker… forse meglio dire “bestie mutanti”, come amano definirsi. Per dirla con loro “questa è musica leggera ma è pesante come un’elefante…”.
Venerdi 25 Giugno: AFTERHOURS, MARLENE KUNTZ, PGR.
Tre pilastri fondamentali del rock underground italiano. Il cammino dei PGR (“per grazia ricevuta”) oggi si sviluppa attraverso la lentezza estatica di un trip hop elettronico calmo e lievissimo, bolle di suono in ambienti bui e dilatati, a costruire delicate architetture musicali su cui poggiare le parole sempre dense del poeta indagatore Giovanni Lindo Ferretti. Come dice Gianni Maroccolo, i PGR sono “un gruppo aperto, un progetto in divenire. La nostra scommessa non è il riscontro del pubblico irripetibile che ebbero i CSI. E’ capire che abbiamo ancora qualcosa da dire, e conserviamo la capacità di sorprenderci tra di noi”. I MARLENE KUNTZ hanno costruito la loro reputazione attraverso un’infinita serie di performance live, dall’inizio della loro carriera hanno suonato ovunque ed in ogni condizione fermamente convinti che il palco costruisce una band molto più di tutto il resto. Ciononostante la qualità del loro songwriting è eccelsa, autori quali sono di un rock oscuro ed ipnotico nel buio del quale fioriscono splendide armonie e arrangiamenti sempre più raffinati ed intensi. Ed infine gli AFTERHOURS, che, per mano del frontman Manuel Agnelli, si spingono alla ricerca di interpretazioni sonore poco convenzionali nel pop, senza i complessi d’inferiorità che tanto ossessionano gli addetti ai lavori della penisola, facendo largo uso d’ironia dissacrante. La veterana band meneghina lavora sui testi usando un italiano che si stacca completamente dalla tradizione cantautorale: proprio lo sviluppo dell’uso della loro lingua in un contesto “nuovo”, rappresenta uno degli aspetti più stimolanti del loro progetto sonoro. Dal vivo i pezzi suonano potenti e dilatati, pregni di una dolente malinconia che sa dosare quanto serve i lancinanti strali di un violino elettrico con esplosioni noise.
Mercoledi 13 Luglio – la grande notte della dance. Alessio Bertallot e Groove Armada.
ALESSIO BERTALLOT è musicista e dj, conduttore radiofonico e televisivo, giornalista e cantante. E’ stato il primo a portare il rap nel “tempio” di Sanremo, il primo a ideare e condurre un programma dedicato alla club culture su MTV, uno dei pochi musicisti a coniugare musica elettronica e poesia, uno dei pochi dj ad eseguire colonne sonore, dal vivo, a film proiettati sul grande schermo, usando i piatti al posto dell’orchestra. Dal 1996 è, con il suo programma “B Side“ su Radio DeeJay, il punto di riferimento della musica elettronica e della club culture in Italia. La performance di Bertallot sarà preceduta dal set di Dj Fiore. Fuori dalla folla dei dj che pubblicano dischi, i GROOVE ARMADA hanno una solida base da musicisti: Tom Findlay, per dirne una, si è aggiudicato in Gran Bretagna il premio come miglior musicista jazz dell’anno. Lui e Andy Cato hanno saputo mostrare una versatilità ed una sensibilità non comuni, tali da permettere loro di realizzare brani sempre azzeccati pur mutando ogni volta registro e genere. Non a caso la loro musica è stata spesso scelta come colonna sonora di spot pubblicitari. Sul palco del Caivano Rock Fest una vera sezione fiati ed, a fianco agli immancabili piatti, una band. Per la prima volta al Sud, per la prima volta in Campania.
Info: http://www.caivanorock.com/
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