Cammariere e Amalia Grè per la prima volta insieme, i fratelli Brecker, Ian Garbarek e Al Jarreau. Sono alcune delle chicche offerte dal Napoli Jazz Festival, che giunge alla quarta edizione. La rassegna, prodotta dall’agenzia Factory, si terrà all’Arenile di Bagnoli dal 5 al 30 Luglio. Innanzitutto spicca quella che può essere considerata una panoramica del nuovo jazz newyorkese, ma anche alcune “finestre” sulla musica d’improvvisazione a Cuba, in Giappone e in Africa, sorta di viaggio tra i continenti seguendo il filo rosso dell’improvvisazione. Sei le sezioni previste, due i concerti (Joe Henry e Ravi Coltrane) che Radio Tre trasmetterà in differita.
Il primo appuntamento è con la coppia Sergio Cammariere e Amalia Grè, che si esibirà la sera del 5 per un recital assolutamente inedito ed esclusivo. Il giorno dopo sarà la volta della Randy Brecker & Bill Evans Soulbop band, che annovera fior di strumentisti come Victor Bailey, Hiram Bullock, Steve Smith e Dave Kikovski.
Il Don Byron Quartet inaugurerà il 10 la sezione “Nu York, Nu Jazz”, seguito l’11 dal Ravi Coltrane Quartet, il 12 dal Joe Henry Project, il 13 dal Marc Ribot Mistery Trio e il 14 luglio da Chris Potter. Poi tre grandi concerti il 18, 19 e 20 rispettivamente con Jan Garbarek Group, Michael Brecker Sextet e Stanley Clarke Quintet. I concerti successivi saranno dedicati alle musiche del mondo: il 21 la voce di Malia, il 22 Hiromi Uehara, il 23 il quintetto di Omar Sosa. L’Africa sarà al centro dei due concerti successivi: il 26 si esibirà il Kora Jazz Trio, il 27 Richard Bona. La chiusura della rassegna è affidata alla voce e al carisma di Al Jarreau, che il 29 luglio presenterà il suo canzoniere, a metà strada tra soul e jazz.
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