Dovremmo chiamarlo YUSUF ISLAM, così come ha deciso di chiamarsi il folk-crooner dopo essersi convertito all’Islam (e in maniera abbastanza integralista, ma pacifica) a fine anni 70 dopo essere miracolosamente scampato alla morte per annegamento. E’ infatti con questo nome che Stevens è comparso sulla lista dei “sorvegliati speciali” dei servizi di intelligence del governo americano per prevenire che persone sospettate di attività terroristiche possano entrare nel Paese della Libertà (non nella casa, attenzione… ma la differenza oggigiorno non è molta).
Stevens era a bordo di un aereo che, partito da Londra Heathrow, lo avrebbe dovuto portare a Washington. Con sorpresa dei passeggeri, l’aereo è stato fatto dirottare a Bangor, nel Maine, dove Stevens è stato trattenuto per qualche ora, al termine delle quali è stato.. “rispedito al mittente”!
Cos’e pazz’? Abbastanza. Gli ufficiali della Sicurezza Nazionale hanno le labbra cucite su come stevens sia finito su quella lista. La spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che l’autore di ‘Father and Son’ abbia negato, su esplicita richiesta, di entrare in suolo americano, ma pare anche che egli abbia erogato contributi ad alcune organizzazioni benefiche musulmane, che potrebbero (…) avere rapporti col terrorismo di matrice integralista. I nomi? Non tanto sinistri come una dovuta coerenza con i sospetti imporrebbe: Small Kindness, Islamia Schools’ Trust, Waqf al Birr (?? ndt) Educational Trust, tutte impegnate in aiuti umanitari o nel mondo dell’istruzione scolastica. “L’intelligence è entrata in possesso di ulteriori informazioni che fanno crescere i sospetti su Yusuf Islam” ha detto Garrison Courtney, portavoce del Dipartimento di Sicurezza Nazionale, alla CNN, laddove un altro ufficiale ha detto che tali informazioni sembrano essere molto affidabili.
Per una curiosissima coincidenza su quello stesso volo c’erano anche i Marillion, la spompatissima band inglese di metà anni 80 (‘Kaleigh’, ricordate?). E il cantante Steve Hogarth ha offerto la seguente versione dei fatti: “siamo dovuti scendere tutti dall’aereo. Ho beccato poi un addetto alla sicurezza che mi ha detto che le due persone scortate fuori erano Cat Stevens e sua figlia. Ero sbalordito. Stiamo parlando di un noto pacifista oltre che di un grandissimo songwriter”. E già, Cat non aveva forse scritto anche ‘Peace Train’?
Queste invece le dichiarazioni apparse sul website di Cat Stevens (http://www.yusufislam.org.uk/): “al momento non disponiamo di informazioni specifiche dalle autorità preposte all’immigrazione sul perchè sia stato negato a Islam l’ingresso nel Paese. Ciò che possiamo affermare, tuttavia, è che siamo scioccati e arrabbiati per esser stati associati a chiunque commetta atti di violenza. Islam ha costantemente e fermamemnte criticato tutti gli atti di terrorismo e ha sempre invocato la pace, tanto nelle sue canzoni quanto nel suo lavoro per gli aiuti umanitari. Ha viaggiato molte volte negli Stati Uniti, l’ultima volta due mesi fa per una visita con la sua etichetta discografica. Quindi ogni accusa che la sua presenza possa rappresentare una connessione con attività terroristiche è totalmente da smentire perché inesatta. Stiamo cercando ulteriori particolari perché la decisione di negargli l’ingresso negli stati Uniti possa essere sovvertita”.
Autore: