Non sono passati neanche due mesi dall’annuncio secondo cui gli Strokes si accingevano a pubblicare, per metà Ottobre, un loro live album – scelta che non sarebbe stata infelice vista la popolarità anche live della band newyorkese. Lo show oggetto dell’album era stato registrato lo scorso Dicembre dalla BBC all’Alexandria Palace di Londra, dove il gruppo newyorkese aveva fatto tappa nell’ambito del tour promozionale del secondo album, “Room on Fire”. Della set list avevano fatto parte brani tanto di tale album (‘Reptilia’ e ‘12:51’) quanto del debut album del 2001 “Is This It” (‘Hard To Explain’, ‘The Modern Age’ e ‘Take It or Leave It’).
E invece, niente da fare. La band ha cambiato idea da allora, decidendo, abbastanza brutalmente, di cancellare questa release, a seguito, pare, di problemi occorsi durante il missaggio. La decisione non dovrebbe essere un grave shock per i fans dal momento che gli Strokes non hanno mai nascosto una particolare, quasi maniacale attenzione alla qualità delle loro registrazioni fin dai tempi, già pieni di attenzione dei media, del debut album. “Abbiamo fatto il mastering, ma appena abbiamo scoperto ciò che sentivamo non andasse, abbiamo capito che questo live non era all’altezza degli standard che crediamo di dovere al nostro pubblico”, fa sapere il gruppo per bocca del manager Ryan Gentles.
Nonostante questa retromarcia, per il resto del 2004 sarà difficile sentirsi orfani degli Strokes. Innanzitutto è il video di ‘The End Has No End ‘, terzo singolo estratto da “Room of Fire”, già postato sul website ufficiale della band. Il video, diretto da Sophie Muller, vede la presenza del citato manager, dell’attrice Eva Mendes (“C’Era una Volta in Messico”, “2 Fast 2 Furious”) e Mila Kunis (aka Jackie in “That 70s Show”), ed è un omaggio all’artwork di “No Pussyfooting “ di Fripp & Eno.
‘The End Has No End’ uscirà il 4 Ottobre su RCA negli States e Rough Trade in Europa, su CDsingle e 7”, e conterrà sul lato B anche la cover di ‘Clampdown’ (dall’album “London Calling”) dei Clash, registrata, come più probabilmente sembra, dal vivo anziché in studio. Forse l’avremmo vista anche nel “Live at Alexandra Palace”, chissà…
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