E’ strano come una delle più intelligenti e talentuose band di los Asngeles dell’ultimo quarto di secolo sia stata letteralmente dimenticata negli stessi States, laddove in Europa ne esiste un vero e proprio culto. Ma ciò è forse proprio ciò che i Gun Club vollero, rifuggendo quello schema americano di notorietà che dipende, più che dalla qualità, dalle vendite. Ciononostante i loro bootleg sono oggetto di ricerca e gli originali raggiungono quotazioni vertiginose.
Ed è proprio la virtuale introvabilità di questi ultimi che ha spinto l’etichetta di Long Beach a rendere loro omaggio – e un favore al pubblico – con la ristampa del secondo, terzo e quarto album della seminale blues-roots-punk band californiana, irriverenti “upstarts” oltre che genuini innovatori. Per il leader Jeffrey Lee Pierce, i Gun Club erano un mezzo intensamente catartico per trasmettere ed esoecizzare i suoi personali demoni con un repertorio che attingeva le proprie tematiche dal sesso, dalla vendetta, dal timore della morte. Sul palco Pierce era noto per il suo abuso di “sostanze” e per l’imprevedibile comportamento. Solo un’emorragia cerebrale lo ha stroncato nel 1996. Sono stati la sua famiglia e Chris Stein, proprietario della Animal Records (per cui i dischi dei Gun Club in origine uscirono) ad aiutare la Sympathy a ristampare i tre dischi ibn questione.
“Miami” (disponibile anche come edizione limitata in vinile blu) fu pubblicato nel 1982, ed è fuori catalogo da più di 10 anni. Prodotto da Chris Stein (già al lavoro con Blondie), il disco ha un suono più pulito del suo predecessore, lo straordinario debut album “Fire of Love”, ma non difetta di urgenza e intensità, così come del caratteristico “ululato” di Pierce. Debbie Harry è in backing vocals in vari brani con lo pseudonimo D.H.Lawrence.
“Death Party” (disponibile anche come edizione limitata in vinile rosso), del 1983, è successivo ad un cambio di line-up ed è l’unica registrazione con Jeffrey a chitarra e voce, Dee Pop (già con Bush Tetras) alla batteria, Jim Duckworth (già con Panther Burns) e Jimmy Uiana al basso. La title-track fu co-scritta con i Flipepr, band di San Francisco, e secondo Duckworth “era basato su un riff rock demente che ci fece tutti ridere”. Nella ristampa sono comprese 7 canzoni tratte da un live show radiofonico effettuato a Ginevra nel Marzo 1983, in cui suonano Patricia Morrison, Jim Duckworth, Dee Pop e Jeffrey Lee Pierce.
“The Las Vegas Story” (disponibile anche come edizione limitata in vinile verde), del 19084, segna la fine della prima epoca dei Gun Club – riformati in seguito da Pierce prima della sua morte. Kid Congo Powers – che oggi duetta con Khan – tornò alla chitarra dopo aver suonato coi Cramps, mentre Rob Ritter, che aveva lasciato per suonare coi 45 Grave, fu rimpiazzato da Patricia Morrison al basso. In più la Sympathy ristampa anche il singolo ‘Walkin’ with the Beast’/’Secret Fires’ su CDs e 7”, anche se in edizione limitata a 1500 copie. Il primo brano è un’alternate version della album-track, mentre la B-side, che appare per la prima volta in vinile, è contenuta anche nella versione in CD (ma non in quella in vinile) dell’album.
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