E’ passato un anno da quando, nello stupore generale, i POSTAL SEVICE (il side-project di Ben Gibbard dei death cab For Cutie e Jimmy Tamborello dei Dntel) hanno ricevuto una lettera da parte delle Poste Americane (Postal Service, appunto) in cui queste ultime intimavano alla band di non utilizzare èiù quel moniker per problemi di copyright (qualcuno avrebbe potuto tarne confusione? mah…). Ora, dopo un anno di negoziazioni, la “guerra” sembra essere finita. Secondo http://www.adage.com/, un’osservatorio dell’industria pubblicitaria, gli executive della Sub Pop hanno convertito il problema in soluzione: una campagna promozionale reciproca con vantaggi per entrambe le parti!!
“Abbiamo trovato un punto di compromesso in cui tutti gli interessi ni gioco possono essere equamente soddisfatti” ha detto Jonathan Poneman, co-fondatore dell’etichetta di Seattle. E il Servizio Postale americano, d’altra parte, non è nuovo a campagne promozionali reciproche, con personaggi animati come Shrek e Daffy Duck a fare la loro comparsa in francobolli e materiale pubblicitario delle Poste. In questi casi si trattava di marchi dietro i quali c’erano compagnie miliardarie, non certo piccole etichette indipendenti. Ma Gary Thuro, direttore dei servizi di comunicazioni delle Poste, dice che “è nostra intenzione espandere il nostro marchio in nuove aree d’affari. La Sub Pop raggiunge un pubblico giovane che è molto importante per il nostro futuro, e la musica è un potente mezzo di comunicazione”.
A tal fine, l’accordo prevede che la musica dei Postal Service possa essere utilizzata in campagne pubblicitarie e nelle promozioni delle Poste. In cambio – e non è uno scherzo – la Sub Pop potrà utilizzare gli uffici postali come punto vendita di “Give Up”, l’ultimo disco di Tamborello e Gibbard, e gli stessi musicisti saranno impiegati per una live gig in occasione dell’annuale conferenza delle Poste. Resta da vedere cosa ne capirà il pubblico di manager ed executive che vi presenzierà…
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