Il più grande festival open-air britannico è destinato a prendersi un anno di riposo per il 2006. E pare che a riposare saranno anche gli abitanti dei villaggi, e le vacche dell’organizzatore Michael Eavis: è infatti nel fango della sua grossa tenuta, nell’ovest dell’Inghilterra, che i fans si sono rotolati per anni sotto le note dei musicisti ospiti: “è un’ottima occasione perché le mucche, la tenuta, i lavoratori e gli abitanti del villaggio si godano un po’ di meritato riposo” dice lo stesso Eavis. “Per le mucche soprattutto è stata dura. In termini agricoli, si può dire che sarà un anno di maggese”.
Per la prima edizione del Glastonbury (vicino Pilton, nel Somerset) erano presenti circa 1500 hippies, che pagarono 1 sterlina a testa per vedere una manciata di band, tra cui Marc Bolan e i suoi T-Rex. Da questi iizi così intimistici, il festival si è rapidamente sviluppato in popolarità, ma con altrettanta rapidità sono cresciuti i problemi. Gli abitanti del villaggio cominciarono presto a lamentarsi del fatto che il loro tranquillo angolo rurale d’Inghilterra fosse vittima di vandalismo, spazzatura e rumore assordante.
Il festival ebbe un anno di stop forzato nel 2001 dopo gli episodi criminosi e i problemi di ordine pubblico cdell’edizione precedente, ma fu reistituito nel 2002 con misure di sicurezza più restrittive, come una “super-siepe”, così come migliorarono sensibilmente i rapporti con le popolazioni locali. Oltretutto Eavis aveva trovato una sorgente nella tenuta che potesse fornire refrigerio ai 150mila assetati spettatori, che trovarono anche il modo di ripulirsi dal fango intanto accumulato. Ma Eavis sosteneva: “il fango arriva una volta ogni 5 anni. Vorremmo che l’anno sabbatico coincidesse con quello particolarmente umido”. L’edizione 2004 ebbe Oasis, Muse e Paul McCartney come headliners, mentre per quest’anno Eavis non si è ancora pronunciato sul cartellone.
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