Daniele Sepe è la napoletanità che si fonde con il jazz, il funk, il folk balcanico e il rock, una contaminazione continua dove la vivacità e la forza dei suoni si accompagna ad una sentita critica sociale che non disdegna anche il gioco dell’ironia. E il nuovo album “Nia Maro” (in uscita per le edizioni musicali il manifesto) è la nuova tappa del viaggio musicale del musicista partenopeo.
Il viaggio, come dice l’artista, non ha meta precisa, va da est a ovest, da sud a nord, rigorosamente in seconda classe, (anzi questa volta è più giusto dire un passaggio ponte su di un battello), dalla Francia irrispettosa e anarchica di Brassens (‘Les Amourex des Bancs Publics’) alla sensualissima musica di inizio novecento dell’egiziano Selim Al-Masry (‘Lamma Bada’), facendo del “Nia Maro” (“Mare Nostro” in esperanto), un naufragare dolceamaro.
Come sempre al porto di partenza, casa nostra, non corrisponde alcun approdo finale certo. La bussola di Sepe, irrimediabilmente fuori uso, porta a naufragare continuamente ora in un posto ora in un altro, e come diceva una bella canzone di Paolo Conte naufragare ci fa conoscere altre musiche e altre insospettabili emozioni. E in tutto questo navigare, vagare, conoscere, emerge lo stile inconfondibile di Sepe, con echi che vanno dal Miles Davis di “Bitches Brew” (‘La Guerra dei Mondi’), alle riletture di tradizionali come ‘La Salterella’ di Cicognini e ‘Brancaleone alle Crociate’ di Rustichelli.
Con Sepe naviga, oltre alla collaudata ciurma (Auli Kokko, Massimo Ferrante e gli Art Ensemble of Soccavo), la voce possente del tunisino Marzuk Mejiri, alcuni naufraghi dei Terragnora di Matera e un pugno di jazzisti napoletani, tra i quali Antonio Onorato, Salvatore Tranchini, Aldo Vigorito, Marco Zurzolo e Gino Evangelista. Un disco per attraversare questo freddo inverno. E questi tempi bui. Tracklist: ‘Tammurriata’ (D.Sepe), ‘Le saltarelle’ – ‘La salterella’ (A.Cicogninni), ‘Salterella a Cannonate’ (D.Sepe), ‘Brancaleone alle Crociate’ (C.Rustichelli) –, ‘Lamma Bada’ (Selim Al-Masry), ‘Sciuscià’ (D.Sepe), ‘Les Amourex des Bancs Publics’ (G.Brassens), ‘Mercy, Sonny’ (D. Sepe), Mi Votu e Mi Rivotu (trad. Siciliano – el. Balestrieri-Profazio), ‘To Kokkino Foustani’ (Stavros Koyoumdjis), ‘La Guerra dei Mondi’ (D. Sepe), ‘Ile Jamalikoum’ (M.Mejiri-D.Sepe).
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