I nuovi dischi di Coldplay e Gorillaz stanno tenendo fede alle attese, e la casa discografica inglese può tirare un sospiro di sollievo dopo i tentennamenti degli ultimi mesi: i quasi 6 milioni di copie già totalizzati nel mondo da “X&Y” di Chris Martin e soci, più i 2 milioni di Cd venduti dalla band di Damon Albarn con l’ultimo “Demon days”, hanno spinto fatturato e profitti della EMI oltre i livelli dell’anno scorso, mentre notizie positive arrivano anche dalla divisione edizioni musicali. “Restiamo ottimisti sulle prospettive a lungo termine dell’industria musicale e fiduciosi che il gruppo EMI metterà a segno un risultato migliore nel corrente anno finanziario”, ha dichiarato il presidente Eric Nicoli all’assemblea annuale degli azionisti, aggiungendo che nel primo trimestre 2005 gli introiti da musica digitale sono più che raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2004 fino a rappresentare il 4,8 % del giro d’affari.
Nel sottolineare gli sforzi e i risultati conseguiti da EMI nel lancio e sviluppo di “nuovi talenti”, Nicoli ha citato esplicitamente gli italiani Subsonica, accanto ai successi di K.T. Tunstall, Magic Numbers e Athlete nel Regno Unito, di Amos Lee e Dierks Bentley negli Stati Uniti, di Raphael in Francia e di Wir Sind Helden in Germania. Quanto ai pezzi forti del “roster”, ha ricordato Nicoli, la seconda metà dell’anno è piena zeppa di uscite importanti per la EMI, con nuovi dischi di Robbie Williams, Paul McCartney, Rolling Stones, Bonnie Raitt, Goldfrapp, Iron Maiden e Kate Bush e un greatest hits in cantiere per celebrare i 65 anni dalla nascita di John Lennon.
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