L’estate è la stagione adatta per “sognare”. E, ad onor del vero, il terzo disco dei Listing Ship si sposa perfettamente con l’idea di evasione dai percorsi troppo lineari. Magari l’introduttiva e bucolica “American Song” potrebbe risultare fuorviante sul contenuto dell’intero disco. Al passo successivo, lo scanzonato indie-rock di “The Temptation Of Miss Piggy” già conduce verso altri territori sonori. Così fa il resto della scaletta che procede zigzagando tra echi new-wave (“Chinese Song”) e derive country (“Dans La Cuisine”, “Death”) per poi passare a reconditi omaggi ai Velvet Underground vs Joy Division (“Crooked Teeth”) ed al folk strumentale (“Laura Lee Drives South In Spring”). Forse solo la parte finale dell’album si stabilizza su di un sound più morbido e “roots”. Non che questo sia un male, si intende, almeno nel loro caso. La piccola orchestra dei Listing Ship, insomma, si dimostra capace di reggere anche sulla lunga distanza, senza denotare grosse cadute d’ispirazione. Peccato solo per la distribuzione “carbonara” di cui godono in Italia le loro opere. Se la media qualitativa si manterrà su questi livelli, comunque, il problema dovrebbe essere presto arginato…
Autore: LucaMauro Assante