Sono almeno tre mesi che tento di scrivere due righe per questo cd.
Poi ogni volta lo ascolto, mi rilasso, mi faccio prendere e non mi concentro.
Avrò ascoltato questo cd collassato sul divano dopo una giornata da dimenticare, nel lettore portatile durante la pausa pranzo di una giornata ancora da dimenticare, di nuovo sul divano in un sabato pomeriggio troppo corto, ma il risultato è sempre lo stesso: non riesco a davvero a concentrarmi.
Anche adesso che l’ho messo in sottofondo mentre insisto sulla tastiera del PC: niente. Provateci voi ad avere a che fare con un cd dove sembra di ascoltare una session tra i Rachel’s, con il loro pianoforte e il violoncello e l’organo, e i Low con le voci maschile e femminile sussurrate appena e le chitarre elettriche arpeggiate e abbandonate a loro stesse e ai loro feedback. Magari la Konkurrent records potrebbe pensare sul serio a queste due band per la serie In the fishtank, poi se mi danno quel disco da recensire finisce che passano dei mesi prima di recensirlo perché poi mi piace e non mi concentro…
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Autore: Massimiliano Zambetta