E’ senz’altro un coraggioso esperimento quello messo in atto da Itinera, florida realtà discografica scaturita dal laboratorio esteso al territorio ed al rapporto con le realtà musicali di mondi lontanissimi che si è rivelato essere il festival Pomigliano Jazz nel corso degli anni.
L’ascolto di Samsara impone a chi vi si accinge un percorso non lineare. Un viaggio, una messa in discussione, perchè disco che pur partendo dalle materne e riconoscibili spiagge del jazz classicamente inteso si giova del contributo di una serie di personalità apparentemente inconciliabili, ciascuna portatrice di un immenso bagaglio di sensibilità e conoscenze sedimentate in anni di suono: Roscoe Mitchell (sax, flauto), Marco Zurzolo (sax), Famoudou Don Moye (batteria) riuniti insieme nello stesso progetto.
L’incontro e lo scontro, la contaminazione di universi e culture lontane, in dieci tracce.
Ognuna delle quali conserva una propria matrice culturale su cui si imperniano le esperienze altre, non senza contare su una massiccia dose di improvvisazione, che per i musicisti che a vario titolo riconducono la propria esperienza musicale al continente jazz consiste in una vera e propria modalità compositiva.
Il suono popolare e mediterraneo di Zurzolo emerge in modo più cristallino nella traccia di apertura (Magma) ed in quella di chiusura: la trascinante Suite che a mio avviso è il pezzo migliore dell’album, perchè più diretto e meno vassallo di convenzioni legate al genere, più solare; oltre ad una non originalissima versione della celeberrima “Rumba degli Scugnizzi” di Raffaele Viviani. Da contrappunto vi è l’esperienza notturna e contorta dello straordinario Roscoe Mitchell (già Advancement of Creative Musicians)., che emerge con maggior vigore negli intricati fraseggi di matrice free di “Up in There” e “In a Distant Raindrop”. Da non sottovalutare infine l’impianto ritmico da musicista di “musica classica nera americana” che Moye imprime all’intero percorso.
Tutto sta a comprendere dove e quando questi rimandi incrociati siano più o meno a fuoco, in quali episodi riescano a non disperdere quest’abbondanza cromatica convogliandola in una precisa direzione.
Autore: PasQuale Napolitano