Periodo quanto mai prolifico per le nostre coppie di rockers in gonnella: in poche settimane ecco l’uscita del nuovo delle Jains per la Tube records, l’esordio delle Amavo su FromScratch e adesso questo secondo cd dei/della Love in Elevator per la bergamasca Jestrai.
Con il contributo in studio dell’ex One Dimensional Man Giulio Favero, Anna Carazzai (voce e chitarra) e Michela Modesto (voce e basso) fanno propria la rabbia riot grrrl delle Bikini Kill, delle L7 e delle prime Hole e la colano ancora ribollente in otto canzoni spigolose, urlate in un inglese aggressivo ma non prive di qualche sfaccettatura melodica.
28 minuti scarsi di rock-blues lasciato marcire in acido noise sotto i colpi abrasivi del basso ed i graffi delle chitarre (Andrea Garbo dei Jennifer Jentle e lo stesso Giulio Favero aggiungono le loro sei corde), con i synth di Luca Ferrari (Verdena) a vorticare in “Thank you Mr Gilmour” e “Ultima furia”. Buona personalità, anche se la cattiveria – già lo abbiamo detto – è in larga parte di importazione.
Autore: Guido Gambacorta