Dj e produttore italianissimo (originario di Ercolano, come suggerisce il titolo del disco, e da anni attivo dietro la consolle in molti clubs milanesi), Ferdinando Miranda aka Dj Pandaj esordisce su etichetta Record Kicks con un lavoro fortemente radicato nella cultura hip-hop.
Da tale substrato il suono – sempre caldo e avvolgente – si dipana in più direzioni, adagiandosi nelle atmosfere chill-out di “Get so long”, flirtando con la voce soul di Georgeanne Kalweit nel trip-hop alla Esthero di “The room + Jazzrevolver” e “Obscurity”, acquistando colori funky nello strumentale “Funkynstein Jr.”, pulsando negli abstract beats di “Cinematic turntables”, scivolando nel languido flusso jazz di “Cool may”.
Dj Pandaj coordina le apparizioni dei vari ospiti e supervisiona a livello produttivo ogni singolo momento evidenziando in più di un’occasione ottime capacità di scrittura, vedi il sovrapporsi di scratches, cori, arrangiamenti d’archi e basslines nell’incedere dinoccolato di “Nashville B-Boy”, o i flauti lasciati svolazzare tra le rhymes srotolate con piglio deciso da Ardimann Mc sui breaks ritmici di “Space garden”.
Gli amanti dei cataloghi Ninja Tune e Mo’Wax si sentiranno assolutamente a loro agio tra i solchi di “Herculaneum”, anche quando nella title-track fa la sua apparizione Frankie Hi-Nrg Mc a rappare i passi latini che Plinio Il Giovane scrisse per documentare la prima eruzione del Vesuvio.
Autore: Guido Gambacorta