Recuperare il sound degli anni ’80 non è necessariamente un pregio, a differenza di quanto lo sia recuperare gli stili degli anni ’60, ’70 o dei ’90. A meno che non si voglia recuperare l’hardcore dei primi anni degli ’80. Questo perché quel decennio è stato senza dubbio il peggiore dal punto di vista musicale (nonché politico), soprattutto per quanto riguarda le spinte danzerecce, l’elettronica ed il pop, che proprio in quegli ha toccato il fondo. Tuttavia, l’operazione che hanno intrapreso Les: Petits: enfants/terriblez, provenienti della zona Brescia-Mantova, è non solo di un recupero dell’electro-pop di derivazione Depeche Mode, ma di fondere quelle tendenze con il noise, e con un’elettronica-rock che strizza l’occhiolino ai Nine Inch Nails. Il risultato di questo esordio è più che dignitoso con molti richiami ad una dance spesso orecchiabile e piacevole, ma anche inquietante e maledetta. La loro vena pop emerge con un indie-pop di pregevole fattura, mentre il rock non riesce ad essere mai pacificato, ma al contrario ansiogeno e con un noise vorticoso.
Autore: Vittorio Lannutti