A mio avviso l’aggettivo più esaltante che si può usare a proposito di “Remember the past” è “carino”. Ci troviamo di fronte all’ennesimo cd di musica downbeat del quale è davvero impossibile parlar male – produzione molto curata, flusso sonoro caldo e rassicurante, buone vibrazioni da far girare nello stereo – ma per il quale spendere superlativi di sorta sarebbe davvero eccessivo considerando che gli ingredienti utilizzati dal tedesco Andreas Bingel aka Deja-Move hanno tutti un sapore ben noto: hip-hop strumentale scuola Ninja Tune/Mo’Wax (“Fresh 2”, “One”), rimembranze Esthero (“Affected”), spruzzate lounge-jazz (“First summerlove”), ologrammi funk (“Get down”), effluvi nu-soul (“Stay with me”, “More than average people”, “Never again”), tentazioni dance (“Keep on searching”).
Se il genere non vi piace questa per voi sarà solo tappezzeria sonora (e nemmeno della più sgargiante) per addobbare pareti di bar alla moda. Se il genere vi piace sì, ma andate sempre alla ricerca di nuovi spunti e di brani superiori alla media, dovrete comunque rivolgervi altrove convenendo con me che “Remember the past” è solo un disco “carino” tra i tanti. Nulla di più, appunto.
Autore: Guido Gambacorta