I Low-Fi sono una di quelle band che nel tempo è cresciuta veramente tantissimo, senza arrendersi mai alle difficoltà che una emergente incontra nel panorama musicale di Napoli e riuscendo, in tutto questo, a continuare a sperimentare.
Adriano e Alessandro, i gemelli “anima” della band, sono oramai due musicisti smaliziati, con alle spalle una vastissima esperienza di live, che negli anni si sono costruiti un bagaglio, musicalmente parlando, veramente non comune.
In questo omonimo ep, i Low-Fi dimostrano quello che la band è diventata oggi: un buon gruppo indie-rock. Hanno brillantemente superato la fase “Verdena”, che li accomunava forse troppo ai Karnea, abbandonando le sonorità prettamente grunge, variegandole con diverse contaminazioni.
Già dal primo pezzo “Garage Floor”, si intuisce quanto in meglio il gruppo sia cambiato, anche se i ragazzi danno il meglio di sé in “No Morning”, brano con un mordente tutto crossover, che continua per assumere connotazioni quasi prog in “Something”, canzone che chiude l’ep.
Giri di chitarra bellissimi, per non parlare delle parti ritmate, in un ensemble melodico veramente lodevole e soprattutto non facile da realizzare. Un’altra lode va fatta anche alla voce della band, Alessandro, le cui qualità vocali sono in netto miglioramento, senza contare che canta in inglese in maniera molto discreta, rara avis tra le band nostrane. In conclusione: promossi a pieni voti. Sperando, però, che continuino per questa strada, lavorando ancora, migliorandosi e regalandoci tante altre soddisfazioni.
Autore: Veronica S. Valli