Si intitola “il libro delle trappole e lezioni” questo nuovo album della cantautrice, ma sarebbe meglio definire poetessa, Kate Tempest, nota e acclamata anche come artista, scrittrice e drammaturga.
La novità di questo disco è che compare il ben noto Rick Rubin come produttore musicale, mentre rimane per Kate la collaborazione storica con Dan Carey.
Le 11 tracce che costituiscono i circa 45 minuti del disco sono concepite in realtà come un unico discorso poetico: i brani costituiscono un filo narrativo e sono destinati ad essere ascoltati in una sola sessione. Come già nei lavori passati, non c’è canto, ma solo un monologo lirico accompagnato da basi musicali, per quella che vuole essere un’esplorazione poetica a tutto tondo del mondo moderno: si va dalla tematica dell’amore (Hold Your Own, Firesmoke) a quella della protesta sociale con Keep Moving Don’t Move, All Humans Too Late, Thirsty.
Sul singolo di lancio, Firesmoke, Kate racconta: “Penso a questa canzone come ad un momento purificatore nel contesto più ampio dell’album, allo stesso modo in cui una relazione può essere un momento purificatore nel più ampio contesto che è la vita. Una sorta di svolta decisiva. L’ho scritto per la mia donna. Mi ha ispirata lei e tutto ciò che ho imparato innamorandomi di lei.”
Si toccano tutte le sfumature: di emozioni puramente musicali c’è poco, ma come Kate ci ha abituato, c’è tanta lirica, e tanta passione dialogica: Kate Tempest è notoriamente una scrittrice, più che cantautrice, e la scelta del componimento su base musicale è un tentativo di cross over con altri generi di espressione artistica.
Del resto sin dalla sua comparsa sulle scene nel 2011, l’artista londinese ha ridefinito il significato di letteratura, cercando tutte le possibili espressioni della stessa. Finora ha pubblicato tre raccolte di poesia, un poema lungo, un romanzo, ha inscenato tre opere e ha pubblicato due album solisti in studio, Everybody Down (nominato ai Mercury Prize nel 2014) e Let Them Eat Chaos (nominato ai Mercury Prize del 2017). Ha partecipato al The Tonight Show Starring Jimmy Fallon, a Tiny Desk di NPR e molti altri, e ora è appena esibita in uno show intimo al Catford Broadway Theatre il 19 giugno.
Definita da Repubblica come l’artista che cerca di nuovo di coniugare letteratura e pop, la Tempest prova qui col terzo disco a sottolineare l’aspetto letterario rispetto a quello pop, tirando fuori una serie di monologhi che assumono anche per il loro lirismo un aspetto classico, e nel mentre cerca di richiamare il post-moderno recitandoli come un lungo rap intorno a delle basi musicali elaborate.
Un esperimento, insomma, per palati difficili
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autore: Francesco Postiglione