Dietro la sigla Ion source si celano tre valenti musicisti marchigiani, che dopo aver militato in vari gruppi, che facevano diversi generi, tra cui hardcore, metal, progressive; sono prima entrati nei Phrenastenia, band di progessive death metal, e poi hanno dato vita a questo progetto.
Il loro lungo peregrinare nella musica non è ancora finito dato che sono in continua evoluzione. Tuttavia il cd in questione è una tappa importante del loro percorso artistico, in esso si trovano sette brani di pura sperimentazione progressive e rigorosamente strumentali.
Con vari cambi di registro stilistico, chitarre ora dilatate, ora aperte e una base ritmica sempre all’altezza e a volte anche intenzionata a guidare l’andatura del ritmo; i 38 minuti di questo album scorrono in maniera intrigante a dimostrazione della vivace intelligenza dei tre, che seppure inevitabilmente influenzati dai grandi nomi quali King Crimson, PFM, Pink Floyd, Steve Vai, sono in grado di non far trasparire nessuna diretta influenza in maniera marcata, riuscendo quindi a trovare una loro sintesi e soprattutto una loro strada musicale.
Autore: Vittorio Lannutti