Maledetti e forsennati. Gli Almandino Quite Deluxe danno alle stampe il loro secondo lavoro, registrato da Jim Diamond dei Dirtbombs, in quel di Detroit. Soltanto quest’informazione dovrebbe spingere tutti gli appassionati di garage blues a rivolgersi al negoziante di fiducia e a comprare questo prezioso cd. Il duo bolognese, Sha alla chitarra e Healla alla batteria, esprimono in questi venti minuti tutto il loro malessere in un garage blues degno dei più perversi e conturbanti Pussy Galore. Si lasciano spesso andare ad un punk blues cacofonico e sporchissimo di noises. Non mancano i riferimenti al miglior periodo della Blues Explosion, quello fino a “Now I got worry”, in particolare in “Big match” e in “Witch appair”, mentre la ritmica forsennata di “My beautycase is full of bones” è accostabile ad una altro duo maledetto: The Immortal Lee County Killers. Gli Almandino non si danno mai pace, queste nove tracce sembrano scritte sul sacro fuoco del diavolo del rock’n’roll, sono instabili e dannati, proprio come il rock’n’roll.
Autore: Vittorio Lannutti