Modestamente degni di attenzione più per il logo-simbolo dei due ditoni medi incrociati che per memorabili dischi, al punto che fanno uscire una riedizione del mediocre “I hate us” ugualeuguale al lavoro uscito qualche anno fa con tre inconsistenti bonus tracks. Tutto qui. Fa più effetto l’idea grafica di riprodurre il simbolo dei Trigger Happy, i due vaffanculo di cui sopra appunto, su un riflettore che proietta nella notte il sobrio invito di questa band. Alla Batman, diciamo così. Nulla farebbe associare il supereroe ai TH, ma quando le idee latitano tutto fa brodo. Più apprezzabile il fatto che sul loro sito ufficiale nella home page ci sia una sorta di ammissione di aver fatto pochi tour per mancanza di soldi. Per il resto punk/hardcore sotto la media in termini di aggressività, feeling, cori, etc.. Troppo poco. Desolanti.
Autore: Andrea Raiola