Finalmente i Gerda hanno avuto la possibilità di pubblicare il loro primo Cd ufficiale. Dopo diversi demo e svariati concerti tra Bologna e le Marche, i quattro jesini, ex Crapsnots, (Alessandro alla voce, Alessio al basso, Roberto alla chitarra e Andrea alla batteria) a cavallo di quest’anno, con Fabio Magistrali in consolle, hanno registrato questo esordio. Il quartetto si esprime con un post-core claustrofobico ed esplosivo. Il loro principale punto di riferimento sono i Breach alfieri della new school dell’hardcore, ma con questi sette brani hanno dimostrato di saper andare oltre con sonorità compulsive e nervosamente spasmodiche. I testi, tutti in italiano e prevalentemente introspettivi, sono difficilmente comprendibili, perché il cantante urla i brani in modo eccessivo, mentre le chitarre trasmettono ansia e nervosismo e la base ritmica martella in modo ossessivo. Come ogni ottimo disco hardcore non è di facile impatto, ma una volta che li si ascolta, diventa intrigante seguirli e percepirne le infinite sfumature come nei migliori Unsane o nei primi Neurosis. Astenersi cardiopatici.
Autore: Vittorio Lanutti