Caldo e carezzevole come una coperta di phail, il debutto nel catalogo Fat Cat della cantautrice norvegese Silje Nes rappresenta una buona occasione per tornare ad interessarsi delle vicende musicali di una terra che non finisce di sortire effetti a sorpresa: “Ames Room” si qualifica sin dalle prime note tra gli album meglio riusciti negli ultimi mesi del 2007, rinfrescando le gradevoli architetture musicali gia sperimentate da pregevoli interpreti come Bjork, le sorelle Anna e Gyoa Valtysdottir dei MùM, riprendendo quella atmosfera sognante che ne percorreva le composizioni. Affrescata da sottili tessiture sonore incastonate da vaporose parti musicali sovraincise in produzione, le canzoni (“Giant Disguise, “Drown”, e la sorprendente “No Bird Can” tanto per cominciare…) raccontano le abitudini di un quotidiano, vissuto ad occhi socchiusi e con la mente leggermente adagiata al rimando delle filastrocche dell’infanzia trascorsa, precludendo le immagini dei ricordi a quelle della realtà che ci circonda.
Autore: g.ancora