Robe, Fede e Bongi, tre nomi, tre caratteri e tre esperienze che incrociano i propri stili e gusti sotto un unico moniker, I Nastri, un solido concentrato di rock, elettronica, pop defilato e tendenze notturne che tra lampi fluò e “stroboscopismi” contaminanti caratterizzano una splendida tensione abbondantemente cool.
Il corpo del reato di questi flash creativi è contenuto nell’album Cos’hai in mente, nove traiettorie sonore in cui un’orgia elegante di sintetizzatori, drum machine e intermittenze melodiche fanno a gara – senza faticare tanto – per imprimersi in testa dell’ascoltatore, ci riescono subito con una capacità suggestiva e sfiziosa che uno di certo non se l’aspetta a corto.
Suoni caldi e freddi, analogico e digitale in un amplesso completo e sperimentale, liriche in italiano, echi di vocoder e quella plasticità di marca Bluvertigo avanguardisti d’antan Una cosa seria, Il buio, Non so scegliere, Veramente, un bel complotto di contemporaneità che guarda in tralice gli anni 80 ma che si abbina anche bene ad un pop ironico e sfiziato Sono sveglio, Sì, non come allineamento piuttosto come parallelismo alterato.
Disco che funziona, ammiccante, che dispensa piccole gemme mettendo in evidenza una formazione che – se vuole – avrà certamente futuro e per non scordarvene, fate un nodo a questi nastri!
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autore: Max Sannella