Dopo cinque anni di intenso lavoro, tra studi di registrazione, tour estenuanti e tre dischi, questi quattro artisti inglesi hanno deciso di ripartire da capo. E’ lodevole lo spirito con il quale i Maybeshewill hanno voluto ricominciare, per evitare di implodere e per ritrovare gli stimoli giusti per poter andare avanti in maniera autorevole.
La band, quindi, ha deciso di azzerare tutto approcciandosi ai dieci brani che compongono l’album come se stessero per debuttare. Quest’idea ha dato i suoi frutti perché “I wash ere for a moment then I was gone” risulta essere un ottimo concentrato di prog-noise con accenni epici.
La complessità di molte composizioni è strutturata su partiture melodiche molto vicine alla musica classica; tuttavia il quartetto, grazie anche all’ottimo lavoro svolto in fase di produzione dal bassista Jamie Ward, non appesantisce mai il sound ma lo rende armonioso e capace di integrare le tendenze classiche con il rock deviando verso il prog, ma mai puro, spesso contaminato con chitarre spigolose.
Il risultato finale è un album suonato con maestria, ma senza appesantire né risultare accademico, bensì un rock intellettuale.
Autore: Vittorio Lannutti