La Sharman Networks, proprietaria del software Kazaa, uno dei più famosi programmi di file-sharing in circolazione, ha perso una causa legale contro la “Australia Recording Industry Association” (l’equivalente della nostra S.I.A.E.). Il giudice Murray Wilcox, della corte federale di Sydney, ha sentenziato che Kazaa dovrà apporre dei “filtri” affinché il diritto d’autore dei legittimi proprietari sia difeso, oppure chiudere i battenti.
La Sharman ha dichiarato che ricorrerà in appello. Ma nel frattempo – in attesa che vengano calcolati i danni causati da Kazaa all’industria discografica – l’azienda è stata obbligata a pagare il 90% delle spese processuali.
Autore: red.
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