“The Return Of The Fabulous Hofner Bluenotes” è il nuovo straordinario progetto dell´inarrestabile chitarrista inglese Chris Rea, che continua a sfidare il mercato discografico ormai completamente digitalizzato, con nuove idee e con la sua grande creatività, attraverso un earbook unico nel suo genere: 80 pagine, 2 vinili e 3 cd, che ci raccontano la storia di un´immaginaria band di chitarristi nata sul finire degli anni `50 (The Delmonts), presto trasformatasi in una blues band dei `60 (The Hofner Blue Notes).
Essere sempre un passo avanti, è questa la principale caratteristica dei lavori di Rea, che dopo l´enorme successo del precedente earbook “Blue Guitars“, che ha venduto più di 150.000 copie solo in Europa, ci riprova con un questo nuovo concept-album che rappresenta un ulteriore importante sviluppo nella sua musica.
Il primo cd contenuto in “The Return Of The Fabulous Hofner Bluenotes” è uno splendido omaggio alle guitar band strumentali degli anni `50 e `60, come gli Shadows, e contiene, 16 tracce ironiche e composte con grandissima abilità.
I 22 nuovi pezzi blues contenuti nel cd 2 e cd 3, trovano Rea al top della forma: canzoni come “Blues For Janice“, “Shadow Of A Fool“, e “Legaci Blues” sono destinate a diventare dei veri e propri classici, suonate tutte con passione e talento unici.
Ma in “The Return Of The Fabulous Hofner Bluenotes” c´è molto di più: i contenuti racchiusi in questo piccolo gioiello dallo stile vintage, vanno dalle splendide immagini d´epoca che raccontano l´evoluzione delle band chitarristiche tra gli anni `50 e `60, alle rare foto dei più bei strumenti Hofner, fino ai 2 vinili pregiati, vera chicca per i collezionisti.
Attualmente impegnato in un intenso tour che lo vedrà esibirsi sui palchi delle principali città europee fino all´estate, l´instancabile Chris Rea crede fermamente che il nuovo mercato musicale, dominato dal download, si stia finalmente aprendo a prodotti unici e curati in ogni minimo dettaglio, come nel caso di questo nuovo earbook e soprattutto, dal grande spessore artistico, proprio perchè “se si vive e si respira per la musica, il download digitale non può essere abbastanza”.
Autore: red.
www.chrisrea.com