I tipi della Leaf sono soliti fare il punto della situazione licenziando periodicamente compilations come questa che hanno il preciso scopo sia di gratificare i fans più affezionati offrendo loro qualche preziosa rarità, sia di creare nuovi adepti compilando ad un prezzo molto appetibile un’esauriente carrellata sui lavori di recente o imminente uscita.
In “Delivery room” sfilano dunque tutti i protagonisti dell’ultimo biennio in casa Leaf, dai nomi più noti di Manitoba, 310 e Murcof, a quelli un po’ meno conosciuti di Colleen, Clue to Kalo ed Icarus.
Personalmente, attraverso questa raccolta ho avuto modo di scoprire la bucolica ecletticità del progetto A Hawk and a Hacksaw (la polka di “A kernel” e “Maremaillette” aperta dal canto di un gallo!) e di saggiare l’ottimo affiatamento del trio Bill Wells/Stefan Schneider/Annie Whitehead, artefice dell’ep “Pick up sticks” qui rappresentato da due miniature jazz rifinite da un costante ticchettio dub (marchio di fabbrica dell’elettronica di Stefan Schneider, già nei Kreidler, ora membro dei To Rococo Rot e mente dietro il moniker Mapstation).
Ma le vere ghiottonerie di “Delivery room” sono un inedito di A Small Good Thing (la trance estatica di “Owl in a box”) e due tracce di difficile reperibilità firmate dai giapponesi Riow Arai e Asa-Chang & Junray: il primo ripropone per la prima volta su cd la sua “Eclipse”, una serie impressionante di breaks ritmici trasudanti funk; il secondo porta in dono “Parlor” (dall’ep “Senaka”, circolante solo nel mercato nipponico), sontuoso inno alla vita celebrato magnificamente da un turbinio di tablas, fanfare e beats elettronici!
Autore: Guido Gambacorta