Rispetto al precedente “The Captain is Dead, let the Drum Corpse dance” del 2004, in questo secondo disco dei Minus Story c’è ancor più contrasto tra drammaticità e cupezza da un lato (in ‘I Was Hit’ parlano di un Dio che sadicamente ride di noi; in ‘Ringing in the Dark’ così esordiscono: “Sei morto ora, devi sollevare la tua voce nell’aria, stai soffrendo e sei in paradiso… ma devi vivere, devi vivere”), e dall’altro la solita dolcezza ed innocenza nel modo di raccontare le storie (“Senza l’amore non può esserci vita, ma tu hai perduto chi ami”, in ‘Hold on’), nonchè una sorta di (ricercato) disordine nell’esecuzione di molti pezzi: bassa fedeltà alla maniera dei Guided by Voices, per dirla sinteticamente.
Nell’arco delle 11 tracce si passa con una disinvoltura spiazzante da ballate sognanti stile Mercury Rev (specie per la vocina del cantante Jordan Geiger, molto simile a quella di Jonathan Donahue: ‘I was Hit’ piuttosto che ‘Walking up’) a tragici racconti tra il cartoon gotico e l’horror (nuvole succhiatrici d’anime in ‘Little Wet Head’, bimbi che ascoltano la disillusa fiaba della vita in ‘Will I Be Fighting?’); ma c’è spazio anche per i cori stile Beach Boys (in ‘Hold on’, ed ancora in ‘Little Wet Head’, una canzone che, se siete furbi, adesso correte ad ascoltare, cliccando il link in fondo a questa pagina).
Pianoforte su tutto, certo, ma anche chitarre e fiati, e testi (che troverete nel booklet del CD) da leggere con attenzione, per un mix di tristezza/tenerezza ed irrefrenabile necessità di uccidere la monotonia e l’isolamento della provincia americana (in ‘Knocking on your Head’ narrano l’incubo di un’invasione nazista che bussa alla porta di casa tua), senza riuscire del tutto a rinnegarla, però, poichè i Minus Story ne sono inevitabilmente legati ed è da lì che provengono: da Boonville, Missouri… in culo al mondo, immagino.
Loro stessi confessano con orgoglio di trovare nei dischi solisti di John Frusciante motivi di ispirazione, ma qui c’è più ricchezza musicale, e quasi la stessa creatività; le mie canzoni preferite del disco sono ‘Little Wet Head’, ‘Hold on’ e la filastrocca con testo in rima “dylaniana” ‘There is a Light’,
I Minus Story sono: Mark Sanders (chitarra), Brian Phillips (basso), Jordan Geiger (voce, piano, tromba, xilofono, drum machine), Nick Christus (batteria), ed Andy Byers (voce chitarra); in questo Autunno il gruppo sta attraversando gli Stati Uniti in tour con due gruppi simili ma meno bravi: Okkervil River ed Appleseed Cast; in Primavera sarà in Europa.
Autore: Fausto Turi