Il nuovo disco di Dave Muldoon è una celebrazione del rock e del folk blues americano attraverso un racconto epico consapevolmente ed orgogliosamente citazionista, che trova i propri punti forti da un lato proprio in quest’ortodossia della forma evidentemente collaudata, dall’altro in alcuni diversivi – parti psichedeliche, tastiere anni 80 – che donano al disco un sapore più attuale, meno codificato.
Per il resto, il cantautore americano, che proprio qui da noi in Italia, da tanto tempo, ha trovato la base produttiva della propria musica, vanta una voce molto buona per questo tipo di musica, tra Dylan, Springsteen e Petty, e la applica a temi che raccontano amore, tormenti esistenziali ed un’America mitica che tutti gli appassionati di rock, blues e folk in qualche modo conoscono bene pur non essendoci magari mai stati.
Evidentemente Smoke Steel & Hope dev’essere inquadrato come disco tradizionale molto calligrafico nella forma, e tuttavia la gradevolezza degli episodi e la sincerità espressiva lo giustificano conferendogli un senso compiuto. Ospite il chitarrista Roberto Dellera (Afterhours).
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autore: Fausto Turi