Anche là dove non raggiungono livelli d’eccellenza – restando ai volumi recenti della serie quelli curati da Four Tet ed Henrik Schwarz avevano decisamente una marcia in più rispetto a quest’ultimo! – i Dj Kicks di casa !K7 non deludono mai, sicure occasioni di intrattenimento utili per gettare uno sguardo su quanto avviene nel mondo del djing, dell’elettronica e della musica dance assumendo come punto di osservazione quello soggettivo di produttori ed artisti che ci forniscono così un sunto della loro tecnica nonché un assaggio della loro personale collezione di vinili, cd ed mp3. E ciò che piace veramente di ogni Dj Kicks è il fatto che le scalette proposte più che semplici raccolte di “pezzi preferiti” sono prima di tutto manifesti estetici che riflettono chiaramente e compiutamente lo stile e la personalità dei vari compilatori.
Lo stile e la personalità protagonisti questa volta sono quelli dei Booka Shade, duo berlinese di producers noti come fondatori dell’etichetta Get Physical (dal cui catalogo hanno scelto per la tracklist il loro singolo “Estoril” e “2 fast 4 U” di Lopazz), i quali hanno assemblato un flusso avvolgente di electro, disco-music, techno e deep-house con qualche passaggio dall’ottima presa (“In the smoke” di Cerrone fusa a “Hang around” di Ben Westbeech, “Alberto Balsam” di Aphex Twin, “Numbers” degli stessi Booka Shade…) più un indovinato momento hip-hop (“It’s too late” di The Street) più una chicca del tutto fuori programma (“Contact” di Brigitte Bardot).
Autore: Guido Gambacorta