Jad Fair e Gilles-Vincent Rieder, rispettivamente cantante-chitarrista e batterista degli Half Japanese, seminale indie-band americana attiva fin dal 1974, tornano sulle scene con un nuovo album edito dall’italiana Interbang, release date 13 aprile.
Jad Fair, sia con la sua band, sia nella sua carriera solista, si è contraddistinto per la sua versatilità stilistica e prolificità produttiva. Dal primitivismo lo-fi al songwriting melodico, dall’avanguardia naif al pop più sbilenco.
Dalla fine degli anni ‘80 si lancia in numerose collaborazioni con svariati artisti indie-rock come Teenage Fanclub, Yo La Tengo, The Pastels, Steve Shelley dei Sonic Youth, e soprattutto Daniel Johnston, personaggio a lui vicino per attitudine e spirito artistico.
Nel ’91 Fair e Rieder registrano un disco a quattro mani dal nome “Monster Party” (Kitty Kitty Records). Il titolo viene ripreso nel 2004, questa volta come moniker del loro progetto a due, per un nuovo album, che vede la partecipazione di Dallas Good, chitarrista dei Phono-comb, in alcuni brani. Il nuovo disco, intitolato “Haunted House”, viene realizzato in formato cd dalla scozzese MRW44, ma problemi personali del titolare dell’etichetta ne bloccano l’uscita.
Oggi Interbang recupera quell’album perduto, selezionandone i brani più interessanti e offrendo così la possibilità ai fan di Jad Fair di possedere e ascoltare quello uno dei suoi lavori più riusciti e seducenti, tra sparate noise oriented e malinconiche ballate.
L’album è arricchito da un bonus EP di 4 ulteriori tracce, sempre tratte dal disco originario, intitolato “Outside The Haunted House” e presente esclusivamente nel formato MP3 allegato al LP.
Come sempre, l’artwork dell’album è opera dello stesso Jad Fair, che negli anni ha portato avanti con passione una parallela carriera di artista grafico, come dimostrano le varie mostre in Europa e America e i numerosi artbook.
Autore: red.
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