Un festival elettronico che rincorre le più famose rassegne europee, ospitando dj internazionali, producer e set d’avanguardia: è questo lo Spring Attitude, festival romano di musica elettronica di scena dal 14 al 17 maggio.
Musica & Visual : a metà maggio (il 17 closing party con Red Bull Music Academy) la primavera elettronica arriva a Roma con la sesta edizione di Spring Attitude, il festival internazionale di musica elettronica e cultura contemporanea della Capitale. Forte delle significative presenze dell’anno scorso, l’edizione 2015 punta a raddoppiare il traguardo del 2014, sfoggiando una line up da paura: oltre 30 tra i migliori producer e dj provenienti da tutto il mondo, più di 40 ore di musica, migliaia di abbonamenti venduti e, soprattutto, tantissime prenotazioni che arrivano dall’estero. Sbtrkt, Apparat e Siriusmodeselektor sono solo alcuni degli ospiti attesi, passando per John Talabot, Cut Hands, Glass Animals e arrivando a talenti nostrani come Populous, Clap!Clap! e Ninos Du Brasil.
Il Maxxi e La Pelanda & Factory (quest’ultima negli spazi dell’ex Mattatoio di Testaccio) per l’occasione, si trasformeranno da luoghi istituzionali in dei veri e propri dance floor insieme al consolidato Spazio Novecento, campione di eleganza e razionalità all’Eur. La musica elettronica più all’avanguardia entra così nelle silenziose sale museali e conquista spazi artistici suggestivi abitualmente preclusi, abbandonando scarne aree industriali e desolati padiglioni che spesso rappresentano le uniche scenografie di manifestazioni del genere.
Programma – Spring Attitude è “primavera” non solo nel nome. Lo è nella scelta delle giornate, quelle di maggio: si parte giovedì 14 maggio al Maxxi con John Talabot: la magia vera della club culture, l’house cosmica e infinita, realizzata da un’artista che è riuscito a tenere nascosto il suo volto per anni. Lo stesso giorno in scena Cut Hands, il “grande vecchio” dell’underground più misterioso; e Dean Blunt, eroe oscuro della sperimentazione più tagliente, sotto contratto con la storica Rough Trade. Non manca una delle più promettenti bandiere italiane: Yakamoto Kotzuga, all’anagrafe Giacomo Mazzucato.
Il 15 maggio sarà un venerdì da cerchiare in rosso sul calendario: a La Pelanda & Factory arriva Sbtrkt, colui che senza dubbio ha inciso di più sulla scena elettronica degli ultimi dieci anni, con all’attivo remix per M.I.A., Radiohead, Underworld, Mark Ronson e il lancio di un nome come Jessie Ware. Con lui Clap! Clap! e il salentino Populous. Ancora, venerdì è la volta della musica cristallina del britannico Ambassadeurs; dell’americano Romare, dei giovanissimi Glass Animals e di Dj Khalab. Lorenzo Nada, ovvero Godblesscomputers, è uno dei migliori talenti emergenti dell’elettronica italiana ed è con un nome di peso come il suo che inizia il sabato pomeriggio di Spring Attitude a La Pelanda & Factory (16 maggio dalle 14 alle 21). Lorenzo mastica funk e soul, conosce le minime sfumature dell’elettronica e le massime decostruzioni del beat. Con lui anche il carnevale cibernetico e velenoso tra techno, Brasile e follia di Ninos Du Brasil.
A salutare l’ultimo giorno a La Pelanda & Factory anche gli inglesi Scratch Perverts, La Batteria con il loro mondo di colonne sonore cinematografiche italiane venate di funk e visionarietà ed ancora il talento nostrano di Sine One e quello sempre tricolore di Fabrice, alias Fabrizio Esu. Sabato sera d’eccezione il 16 maggio a Spazio Novecento dalle 22 alle 6: l’aspettativa è altissima per l’anteprima mondiale di Siriusmodeselektor, l’inedita collaborazione fra i Modeselektor e il “best kept secret” della scena elettronica tedesca Siriusmo. Così come l’attesa è tanta per Apparat, sempre per restare di casa a Berlino. La sua popolarità ormai travalica i territori della club culture ed è arrivata anche nel cinema, se pensiamo che il regista Mario Martone lo ha voluto come autore della colonna sonora de “Il giovane favoloso”, per la quale il musicista ha vinto il premio Piero Piccioni alla 71esima mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Ancora, a Spazio Novecento saranno di casa i Portico, Youarehere, l’americano Baths, storico portacolori della label Anticon. Andrà in scena Doldrums e Drink to me, semplicemente una delle realtà più interessanti della nuova musica italiana. Domenica 17 maggio gran finale con il closing party presentato da Red Bull Music Academy. Dalle 18,00, a La Pelanda & Factory si esibiranno tra gli altri Clark e Indian Wells. Il primo, inglese, è atteso con un live stratosferico per la sua competenza tecnica e la sensibilità armonica. Il secondo, italiano, si muove in un territorio digitale mutevole ed emozionante, sospeso tra tentazioni dancefloor e profondità downtempo. La Roma storica e archeologica affiancata dalle nuove tendenze musicali e dai fermenti giovanili della capitale.
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autore: Natale De Gregorio