Nuovo lavoro discografico per Max Casali, che fonde la tradizione cantautorale italiana, narrativa, politica e protesa alla critica sociale, al risveglio delle coscienze e dal sano gusto popolare, con una scrittura moderna, libera e a tratti misteriosa quando procede per ellissi poetiche, immagini scollegate, giochi di parole e figure retoriche finanche sulfuree e ancestrali che smontano certezze e razionalismi – ‘Arsenio Lupin’ – tra testi che richiedono una certa dedizione e musiche con le quali al contrario ci si sintonizza più facilmente.
Le 13 canzoni di St3rzo ci restituiscono un punto di vista molto critico ma complessivamente fiducioso verso una possibilità di riscatto dell’individuo (‘Il Derelitto Perfetto‘) e della società nel suo complesso (‘Manipopolazione‘), mentre i social network (‘Segnali di Noia‘) creano in noi un’effimera illusione narcisista e l’arte e la cultura, spesso bistrattate, potrebbero invece esse stesse essere collanti sociali e di crescita, come in ‘ContenuDi‘.
‘Bulli e Rupe‘ parla di bullismo, del male vigliacco che si fa a chi è accerchiato, solo e non sa difendersi, alternando recitazione e canto in modo suggestivo, nell’episodio che ci ha convinto di più dell’intero disco; la poca estensione vocale di Casali non è un particolare limite per questo tipo di cantautorato, ma ad ogni modo qualcosa su cui lavorare, mentre riguardo gli arrangiamenti è giusto sottolineare il buon lavoro fatto dai numerosi musicisti coinvolti nel disco.
‘Non So Perchè‘ è un raro passaggio intimo, poetico, carta da incoraggiare, mentre molta simpatia la fa la conclusiva ‘Popolo di Maghi’, che racconta i napoletani, controcorrente ed aldilà dello stereotipo, su una bella partitura finanche prog.
Impegnato ma brioso, non innovativo ma di sicura compagnia, orgogliosamente “boomer” come dicono i giovani, in St3rzo abbiamo trovato un cantautorato pop rock italiano sincero moderno e lucido nel soppesare questa nostra epoca sfuggente.
autore: Fausto Turi