Dopo dieci anni finalmente Adalberto Correale, leader e deus ex macchina dei Drifting Mines, si è deciso a pubblicare il loro esordio. L’approccio del gruppo romano è rock a 360°, ma che non prescinde dalle sue radici blues e rock’n’roll. Questo disco, infatti, è diviso in due parti.
In una è più marcato l’elemento del focoso rock’roll, con brani infiammati come “Body’n’soul”, che deve molto a Jerry Lee Lewis o il rockabilly di “Barrelhouse rock”.
Nella seconda parte, invece, troviamo il blues di “Under a spell”, ma anche le sperimentazioni psichedeliche di “Snake blues”, come anche il folk cantautorale in perfetto stile Americana di “There’s no truth”.
Tuttavia, il brano più esaltante è quel “Chiken walk” fatto di stomp-blues con chitarre ansiose e scheggiate. Really rock’n’roll!!!
Autore: Vittorio Lannutti