Vi ricordate Sharleen Spiteri ballare e cantare sul video di Inner Smile truccata da Elvis?
Forse non era solo un omaggio scherzoso, perché i Texas non hanno mai perso il gusto da allora di ricercare un pop che si radicasse nelle origini fifties americane. E questo ultimo disco, Hi, contiene ancora di più questa sensazione. Si muove infatti tra un country pop anni ’50 e un che di sound anni ’70, come dimostra il brano di entrata, Mr. Haze, uno dei più belli, che viene da un sample di un pezzo di Donna Summer. Ecco, Mr Haze è il classico brano Texas: divertente, ritmato, esplosivo, ballabile.
Ma in Hi troverete molto altro, un pop non così scontato, con sfumature country e vagamente rock: per esempio Hi, il primo singolo e title track del disco, sia nella versione accompagnata dal rap del Wu-Tang Clan sia nella versione “pura” cantato solo da Sharleen, è alla fine una ballata anni ’50 rivista con look moderno, mentre Moonstar, Sound of My Voice e Just Want to Be Liked citano esplicitamente il rockabilly.
Johnny McElhone e il chitarrista Ally McErlaine accompagnano Sharleen nei suoi duetti anche in Dark Fire, altra ballata country scritta con Richard Hawley, o in Heaven Knows, mentre c’è anche un po’ di puro pop anni ’80 in Had a Hard Day, Unbelievable o Look What You’ve Done, un duetto classico in cui Sharleen viene affiancata da Clare Grogan della precedente band del bassista, gli Altered Images. E qui si può notare che la canzone viene cantata da lei, forse per devoto omaggio, alla Belinda Carlisle.
Un discorso a parte merita Falling, vera perla del disco, completamente diversa dallo stile Texas, malinconica, onirica, evanescente, piena di echi e controcanti, in cui Sharleen dà il meglio di sé, con tutto il fascino della sua voce non timbricamente particolare ma impeccabile.
Questo decimo album della band, così ricco di influenze e evanescenze vintage, nasce non a caso da alcuni brani che risalgono alle sessioni di registrazione di White On Blonde e poi ritrovati nel 2018 da Sharleen e da Johnny McElhone, che li hanno trasformati da una raccolta di brani “b-side o lost” in vero e proprio nuovo materiale.
Hi, con il suo citare anni ’50, ’70 e ’90, è uno sguardo al passato, certamente, ma con una freschezza attualissima (tre brani sono stati composti peraltro proprio durante il lockdown, tra Scozia, Galles, Los Angeles e Svezia). Musiche e atmosfere da una band che sembra non voler rassegnarsi a invecchiare.
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autrice: Elisa Schiumarini