Chi è addentro alle vicende del rock australiano ricorderà certamente i Lipstick Killers per l’esplosivo singolo Hindu Gods Of Love / Shakedown USA, prodotto da Deniz Tek dei Radio Birdman nel 1979, e per il torrido album live “Mesmerizer” uscito su Citadel nel 1984 quando la formazione di Sydney era già sciolta da tre anni. Un gruppo dall’esistenza breve e dalla discografia ancor più risicata (solo il sette pollici di cui sopra vide la luce in tempo reale) che, tuttavia, lasciò un segno nella scena underground dei nostri antipodi. Al punto che, a quarant’anni esatti dallo scioglimento, la benemerita Grown Up Wrong! mette in circolazione quasi tutto il materiale esistente della formazione composta dagli ex Psycho Surgeons, Mark (chitarra) e David (batteria) Taylor, dal cantante Peter Tillman e dal bassista Kim Giddy. Vale a dire l’introvabile sette pollici uscito originariamente per la microscopica Lost In Space e poi ristampato in America da Greg Shaw su Voxx!, la maggior parte dei brani registrati nel 1981 a Los Angeles – dove il gruppo si era nel frattempo trasferito – e poi finiti su “Mesmerizer” (con la produzione di Chris D. dei Flesh Eaters), un intero live messo su nastro ad Adelaide nel maggio del ’79 (assente però nella versione in vinile) e i due demo registrati dalla band nel 1978 e nel 1980.
Assieme all’epocale singoletto, che contiene l’incisiva e affascinante Hindu Gods Of Love e un’arrembante Shakedown USA magnificamente arrangiata con il piano di Steve Harris dei Visitors, sono soprattutto le canzoni provenienti dai demo a rappresentare la vera chicca di “Strange Flash” e non si capisce come nessuna etichetta, all’epoca, abbia pensato di trasformare quei nastri rispettivamente in un EP e un album, vista la qualità dei pezzi che fondevano rock’n’roll, 60’s garage e attitudine punk nella stessa eccitante miscela sonora.
I nove brani del secondo demotape, inciso presso i leggendari Trafalgar Studios di Sydney, smussavano un po’ gli spigoli del sound del quartetto facendo emergere venature (power) pop che lo rendevano ancora più intrigante. Punk song veloci e nervose come Sockman, Teen Police, il mid-tempo avvolgente di Rot In Love e soprattutto episodi più elaborati ma non meno contundenti quali Strange Flash, Driving The Special Dead, Bongo Flip, Liquor Fit, Date With A Thing rimangono anthem del rock dei nostri antipodi. A fine scaletta, come bonus, troviamo pure quattro canzoni degli Psycho Surgeons, la punk band dalle cui ceneri presero le mosse i Lipstick Killers: si tratta di Horizontal Action e Wild Weekend, due classici del punk australiano usciti originariamente su sette pollici nel 1978; e le meno incisive Falling Apart e Crush On You, provenienti da una registrazione in sala prove, pubblicate poi su un singolo postumo qualche anno fa.
Completa il tutto il bel libretto di ventotto pagine con le accurate note di David Laing e Steve Lorkin, zeppo di foto, riproduzioni di articoli, poster e flyer dell’epoca. Un’operazione di “archeologia musicale” realizzata con tutti i crismi per riportare alla luce uno dei nomi di culto dell’Aussie rock.
https://grownupwrongrecords.com/lipstick-killers-strange-flash-studio-and-live-78-81/
autore: Roberto Calabrò