Dall’uscita di “Emotional Screening Device” sono passati tre anni. A detta dello stesso duo torinese (Diego & Arianna) è stato un periodo di silenzio dedicato a grandi riflessioni e cambiamenti, musicali e non.
“Is Anybody There?” è un album diverso dai precedenti, con molteplici sfumature, maturo e più “movimentato”. Album che si fa riconoscere immediatamente (lo stile dei The Frozen Autumn è inconfondibile) in cui le contaminazioni e influenze degli anni ottanta sono più che palesi anche grazie all’uso di strumenti che andavano per la maggiore in quel periodo. La sensazione di ascoltare suoni appartenuti ai Kraftwerk è forte, ma questo che ascoltiamo è un electro-synth mischiato a dovere con atmosfere cupe e romantiche più vicine ai nostri torinesi.
Un ascolto molto attento rivela l’album nella sua completezza, ci fa capire che “Is Anybody There?” è un lavoro studiato nei minimi particolari, senza aver lasciato nulla al caso. E’ una congiunzione tra lo stile classico dei The Frozen Autumn ed astute sperimentazioni, che genera un risultato più che buono, per molti versi innovativo e particolare. Un album ricercato e pieno di riferimenti (non dichiarati ufficialmente) che si riconoscono immediatamente (Kirlian Camera, Clan of Xymox, con cui collaborano, i primi Tears For Fears). Tutto l’album è un piacevole susseguirsi di emozioni fin dalla prima traccia “Evening falls”, notevoli ‘Oblivion’ e ‘Citywards’. ‘Ashes’ e ‘Venetian Blinds’ sono tracce che non starebbero affatto male sulle dancefloor della scena gothicdark.
“Polar plateau”, la quarta traccia, introduce la voce candida e quasi glaciale di Arianna, enigmatica “Venetian blinds”. “Guardian Angel” si presenta con una struttura solenne arricchita da un piacevole cantato e sostenuta da tastiere autorevoli (che fanno da traino a tutto l’album).
Gli ultimi due brani sono remix: “Ashes” (curato da Ronny Moorings dei Clan of Xymox) e “Polar plateau” (firmata Dust Of Basement, autore Sven Wolff), non sono assolutamente delle integrazioni, ma tracce che possono solo accrescere il valore di questo album.
Autore: Marianna Caruso