Sonorità, fusion, jazz e prog rock, e una miscela delle più svariate influenze musicali rendono Hubris dei napoletani Slivovitz, un disco stravagande, multisfaccettato e dinamico.
Il lavoro del sestetto partenopeo ha il pregio di rendere fruibile e accattivante una musica che per i “profani” può sembrare di non facile ascolto, per merito di un’attenzione compositiva che non sfocia mai nel virtuosismo esasperato ma arricchito di una verve tutta mediterranea (entrando ancora più nello specifico, neapoletana).
Un disco eccellente, che vale assolutamente la pena di ascoltare. Degna di nota anche lo splendido artwork.
Autore: Andrea Caccese