I canti natalizi portano con sé una suggestione spirituale irresistibile per gli animi sensibili, rappresentando quasi un vero e proprio sottogenere musicale autonomo che ingloba anche cose diversissime: dal canzoniere popolare persino dissacratorio fino alla musica colta ed ecclesiastica più armoniosa, per le funzioni oppure diretta all’infanzia, e molti musicisti pop decidono prima o poi di misurarsi con l’album a tema natalizio, concentrandosi abitualmente sugli standard del repertorio anglofono, ormai patrimonio diffuso sia perché abbondantemente tradotti in ogni lingua, sia perché in grado di incarnare una certa specifica idea natalizia letteraria, romantica, favolistica, codificata tra l’800 e il primo ‘900, entrata nell’immaginario anche di chi vive in posti dove non esistono neve, slitte, camini, punch e renne.
E Jet Set Roger & the Reindeers sono addirittura recidivi, poiché già nel 2008 avevano pubblicato un lavoro analogo intitolato It’s Christmas in the Jet Set, ed ora in questi 12 brani ci catapultano nel pieno della tradizione con uno stile molto rispettoso sia dello spirito sia dello spartito degli standard – ‘Santa Claus is Coming to Town’ è forse l’unica simpaticamente stravolta – aggiungendo il brio che li contraddistingue e lavorando per il resto, tra folk, swing e rag time, sulle armonie – che bella la resa a più voci di ‘We three Kings of Orient Are‘ – con approccio celebrativo, esaltando la positività, l’innocenza ed il tepore collettivo e familiare che in qualche modo il Natale porta tipicamente con sé.
Apre il disco l’agrodolce, formidabile canzone politica ‘It’s Christmas in the Jet Set‘, unica autografa delle dodici e già presente sul disco del 2008: stilosa, puro stile Jet Set Roger; nei carol scelti in pratica sono quasi del tutto assenti i riferimenti alla Natività, mentre del Natale si racconta principalmente l’effetto magico che lo stesso ha sulle persone. E dalla scaletta, inoltre, sono stati esclusi i tradizionali più conosciuti e prevedibili.
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autore: Fausto Turi