Nell’intervista rilasciataci all’indomani dell’uscita di “Dust my broom” i due Boozoo Bajou Peter Haider e Florian Seyberth ci avevano anticipato che nel corso del 2006 avrebbero dato un seguito a “Juke Joint”, compilation da loro curata nel 2003 contenente Groove Armada, John Lee Hooker, Rhythm & Sound, Gregor Isaacs, Primal Scream, Burnt Friedman & Nu Dub Players, Terry Callier, Freddie McGregor, ed altri nomi ancora chiamati ad illustrare ascolti, influenze e consonanze all’origine del “Boozoo Bajou’ style”. Ed ecco che ad allietare le ultime settimane dell’estate arriva “Juke Joint II”, una mix compilation di quelle che piacciono a me, ricca di aromi black, da ascoltare senza interruzioni dall’inizio alla fine ma con quei tre-quattro pezzi che fanno la differenza, indirizzata decisamente su cadenze soul-funk e reggae-dub ma senza rigide e programmatiche preclusioni di generi.
E così l’eccellente “Rowing” del dub-master Dennis Bovell, le good vibrations sprigionate dall’ugola di Alice Russell, il ritmo in levare dei giamaicani Light of Saba e il soul stampo anni Sessanta di Nicole Willis e della sua “Feeling free” stanno in ottima compagnia accanto all’esplosivo afro-Ethiopian-jazz di Mulatu Astatque, alle profondità techno-dub dei berlinesi Rechenzentrum, alle glitch-lyrics di Hanne Hukkelberg e all’elegante tocco downbeat di Mark Rae.
Scaletta ottimamente condita da 2 brani (“Back up”, “Pflug”) e 3 remixes firmati direttamente dai Boozoo Bajou.
Autore: Guido Gambacorta