A tre anni di distanza dalla pubblicazione di ‘Raising Sand’, vincitore di ben 6 Grammy Award, torna Robert Plant con il nuovo album ‘Band of Joy’ .
‘Band of Joy’ è la continuazione del viaggio musicale iniziato con ‘Raising Sand’ (album che ha venduto 700,000 copie in Gran Bretagna, oltre 3 milioni nel mondo e che gli è valso, tra gli altri, un Grammy come miglior album dell’anno) ed è stato registrato a Nashville con un cast stellare di musicisti.
L’album, un percorso senza tempo nell’’Americana’, è prodotto da Robert Plant e da Buddy Miller, leggendario chitarrista di Nashville.
Come Plant stesso racconta: “Buddy è parte integrante del disco e la sua personalità pervade tutti i brani” e continua spiegando che “il suo tocco magistrale richiama il rockabilly della metà degli anni ’50, the singing fishermen e tutto il country, il soul e l’R&B di Memphis”.
Oltre al già citato Miller, la Band of Joy è formata dal polistrumentista Darrell Scott al mandolino, fisarmonica, chitarra pedal e lap steel e banjo; dalla cantautrice country Patty Griffin, la quale accompagna con la sua voce le parti vocali di Plant; dal bassista Byron House e dal percussionista Marco Giovino.
‘Band of Joy’ contiene anche nuove interpretazioni di brani di vario genere musicale. Il disco apre con ‘Angel Dance’, una versione incalzante del brano dei Los Lobos, per continuare con il rock “drone” di ‘Silver Rider’ e ‘Monkey’ dei Low. Si prosegue con le armonie country-gospel stile anni ’50 che trasformano il classico brano soul anni ’60 dei Kelly Brothers ‘Falling In Love Again’, e con la desolata interpretazione di ‘Satan Your Kingdom Must Come Down’ con il banjo dominante.
Si conclude con la ballata folk anglo-appalachiana ‘Cindy, I’ll Marry You Some Day’ e l’immaginario blues di ‘CentralTwo-O-Nine’
Robert Plant e la Band of Joy hanno appena terminato un tour negli Stati Uniti che proseguirà nell’autunno in Europa.
Autore: red.
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