Il 15 gennaio Cristiano Godano & soci hanno pubblicato questo post (su profilo FB e l’offcial web site) per giustificare/motivare la loro partecipazione al festival di Sanremo 2012, riportiamo fedelmente il testo:
“Siamo un gruppo che ha sempre cercato di non precludersi la possibilità di sperimentare nuovi approcci, assecondando la curiosità piuttosto che il calcolo.
Andare a Sanremo per certi versi ha a che fare, anche, con la curiosità di cimentarsi in qualcosa di nuovo che ci potrebbe divertire.
Spesso, per contro, il non andare a Sanremo da parte di certi gruppi non ha esattamente a che fare con una sorta di intransigenza o snobismo che vieta l’eventualità di mescolarsi con artisti che non si apprezza, ma con il calcolo di evitare di nuocere al proprio pubblico (più precisamente: di evitare che il proprio pubblico ti diventi nemico… E chissà poi perché il tuo pubblico dovrebbe diventarti nemico).
Esattamente come qualsiasi gruppo si può imporre di non fare certe cose perché potrebbero rovinargli una carriera: cosa ampiamente ragionevole, se si pensa se un giorno noi desiderassimo, ad esempio, fare delle canzoncine allegre, del tutto pop, commerciali, argute o meno che fossero, per puro divertimento: perché no, se non per il fatto che il tuo pubblico letteralmente ti massacrerebbe? Ma questo tipo di calcolo non è forse più emblematico del senso della “marchetta” rispetto al fare e sperimentare ciò si vuole? Ci daranno dei marchettari per il nostro andare a Sanremo? Ma non è forse più marchettaro fare ciò che il tuo pubblico si aspetta da te per puro calcolo?” Marlene Kuntz
La band cuneese è solo l’ennesimo gruppo partito dall’underground italiano che approda sul famoso palco del Teatro Artiston; prima di loro, nel recente passato, ricorderete i Subsonica, Bluvertigo, Afterhours, Pitura Freska … questi i nomoni di punta del rock italico, ma potremmo elencare molti tra asrtisti e bands che proprio da Sanremo hanno iniziato una carriera che poi li ha visti percorrere una strada inversa e in alcuni casi fallendo. Sì perchè non avete mai notato la voglia di essere underground per sentirsi più fighi? Syria fù il caso più eclatante.
Oltre alle solite chiacchiere se è giusto o meno che i Marlene partecipino a Sanremo (che poi sono sempre le stesse critiche dei fans intransigenti che si sono ampiamente superate proprio grazie alle band sopracitate, si dovrebbe pensare quanto è utile partecipare ad un happening con tanta rilevanza mediatica.
In ogni modo per coloro che sono pronti a superare questi piccoli/grandi problemi e vogliono pensare solo alla musica è giusto sapere che il trio di Cuneo sarà in gara con il brano dal titolo “Canzone per un figlio“. Mentre con Patti Smith (nella foto) canteranno in duetto “The world became the world” (“Impressioni di settembre”).
Questa non è coerenza?
Autore: red.
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