Principale protagonista delle uscite discografiche per circa un decennio di una delle principali etichette europee rivolte alla produzione di materiali evoluti ed innovativi, la belga Crammed, arriva a pubblicare in Italia per il suo nuovo album uno tra i più conosciuti ed apprezzati ricercatori di musica contemporanea e tradizionale, che nel corso della sua nemmeno tanto lunga attività di compositore ed arrangiatore, vanta collaborazioni e partecipazioni ai suoi progetti solisti, nomi dal calibro di Jon Hassel, Ryuichi Sakamoto, John Cale, Biork, David Sylvian e numerosissimi altri, esposti ed ammirati nei loro interventi su lavori di Hector Zazou, tutti indirizzati alla ricerca di nuove ed approfondite sonorità anche quando si è trattato di moderne elaborazioni di musiche celtiche, oppure di sofisticate ricerche sulla musica africana, con tre album all’attivo insieme al musicista Bony Bikaye.
Per l’ultima uscita, senza tema di smentita, si è contornato di una discreta compagnia di musicisti, anche se stavolta in misura minore noti soltanto a qualcuno dei nostri lettori più attenti, nella realizzazione delle undici tracce presenti su “L’Absence” un’album dalle sfumature delicate e malinconiche descritte dall’elettronica senza asperità e sottolineate da diversi episodi interpretati da voci femminili sottilmente abbandonate nell’oblio o nell’abbandono, finanche all’onanismo come testimonia “Double Jeu” la traccia che riprende il dialogo introduttivo della prima scena di un film di Godard (Il Disprezzo) interpretato per l’occasione dalla voce di Asia Argento.
Autore: g.ancora