La distanza che unisce e che crea le condizioni per porre in essere progetti artistici aggreganti, di spessore … moti creativi in continuo divenire, Flussi Sonori di coscienza musicale che hanno contribuito a comporre la Tela interdisciplinare che l’Ex Asilo Filangieri di Napoli ha iniziato a tessere, partendo dal suo interno per estenderla oltre ogni confine.
Prima del lockdown l’Asilo aveva in programma una serie di appuntamenti con Geografie del suono, la rassegna concertistica basata sul proposito di mettere in connessione musicisti di ogni parte del mondo in transito da Napoli con artisti locali. Venuta a mancare quella possibilità, la comunità dello spazio s’interrogò su come riuscire, nella nuova situazione, a produrre musica mantenendo lo stesso spirito di cooperazione orizzontale e d’interdipendenza, magari approfittandone per allargare il processo.
È nato, così, il progetto dei Flussi sonori aperti, lanciati attraverso una call pubblica destinata a musiciste e musicisti di ogni dove (che è tuttora aperta: http://www.exasilofilangieri.it/chiamata-flusso-sonoro/).
La proposta è stata quella di suonare o cantare e registrare delle linee secondo determinati parametri combinatori: da una selezione di note articolate in tutti i modi possibili, a sequenze fisse con decorsi dinamici a piacere, ad assoli condizionati solo dall’interpolazione di ampie pause, a bicordi suonati in un determinato ambito modale. In tutto undici linee associate tra loro in modo da dare forma a quattro Flussi caratterizzati da mood differenti. In ogni caso le indicazioni operative non presupponevano la necessità di saper leggere la musica, e alcune delle linee erano molto semplici da realizzare.
Nel giro di poco tempo, circa un centinaio di musicisti sparsi in tutta Italia ha accolto l’invito registrando con ogni mezzo disponibile che si ritrovava in casa durante la quarantena, chi usando una scheda audio, chi un semplice cellulare. Queste linee sonore sono state poi assemblate tra di loro secondo modalità parzialmente casuali: poiché non sempre è risultato possibile sovrapporre tutte le linee ricevute, nella maggior parte dei casi le si è spezzettate e distribuite sulla linea temporale della DAW semplicemente badando a non affastellarne troppe, rimanendo in una media di tre/quattro tracce simultanee per linea.
Altre versioni sono state poi realizzate man mano che arrivavano altri contributi, semplicemente ridistribuendo a caso le tracce e i frammenti.
Conseguenza di questa impostazione è stata il fatto che non esiste un solo possibile risultato, ma infiniti possibili, determinati dal rimescolamento casuale di tutte le linee (alcuni si possono ascoltare qui: http://www.exasilofilangieri.it/flusso-aperto-vir-t-uale/).
In effetti, chiunque potrebbe acquisire questi materiali e ricombinarli tra di loro per prodursi la propria versione. È una cosa che l’Asilo renderà presto possibile.
Nella call per la partecipazione ai Flussi sonori vennero aggiunte alcune precisazioni che miravano a chiarire quali fossero gli intenti del progetto, proprio mentre durante il lockdown si andavano moltiplicando azioni artistiche che erano fondamentalmente un surrogato di ciò che si sarebbe fatto diversamente in un altro momento.
Si trattava piuttosto di farsi sollecitare l’immaginazione da quella situazione e dai mezzi e dalle opportunità che offriva, immaginando che quello potesse essere il momento per poter sperimentare un’interazione potenzialmente planetaria, una sorta di espansione della filosofia di Geografie del suono e dell’intero Asilo.
Inoltre si sottolineava un aspetto cruciale, cioè che il risultato finale non fosse centralizzato ma ceduto a modalità di connessione imprevedibili, mettendo in discussione così il consueto bisogno di autorialità e di controllo dei risultati dell’azione artistica.
Nel testo della call non si mancava peraltro di sottolineare la necessità di rivendicare il valore e l’importanza dell’arte e di chi la fa contro ogni funzionalizzazione, ma in quanto strumento decisivo di avanzamento umano. Infine, si ribadiva come la creazione artistica possa suggerire e indicare un futuro diverso, nel momento in cui grazie alla sua forza di suggestione, riesca a veicolare principi di solidarietà, non competitività, cooperazione, orizzontalità, critica dell’esistente, facendoli pervenire dove il discorso politico “puro” non è in grado di arrivare.
I flussi sonori sono poi entrati a far parte di un progetto più esteso, la Tela (http://www.exasilofilangieri.it/la_tela/), uno spazio web multimediale condiviso e aperto ai contributi di chiunque desideri connettersi con la comunità de l’Asilo. I contenuti di questo progetto si possono approfondire a questo link: http://www.exasilofilangieri.it/arti-virali/
Questo è l’elenco di chi ha finora partecipato al progetto:
Abaton Project, Alberto La Neve, Alessandro Francese, Alfredo Giammanco, Andrea De Fazio, Andrea Sacco, Bör Moulay, Canio Loguercio, Carlo Mascolo, Carlo Melito, Carmelo Graceffa, Carmine Minichiello (Gamino), Caterina Bianco, Cesare Basile, Chelidon Frame, Christoph Pennig, Ciro Riccardi, Claudio Lodati, Cosimo Abbate, Costanza Paternò, Daniele Carcassi, Dario Guidobaldi, Davide Palmentiero, Demetrio Cecchitelli, Domenico Sabella, Egidio Davide Salzano, Enrico Cerrato (Petrolio), Erika Sollo, Fabrizio D’Andrea (Dndr), Fabrizio Elvetico, Federica Lanciotti, Federica Michisanti, Flaminia Samperi, Fra Zedde, Francesca Diletta Iavarone, Francesco Di Cristofaro, Francesco Giangrande, Franco Piccinno, Gianluca Milanese, Gian Marco Libeccio, Gianni Console, Giovanni Conelli, Giulio De Asmundis, Giuseppe De Santis, Giuseppe Giroffi, Guido Autorino, Guido Molea, Igor Legari, Joe Zerbib, Lorenzo Santoro, Ludovica Manzo, Luca Buoninfante, Luca Cioffi, Luigi Finelli, Marcello Capozzi, Marcello Smigliante Gentile, Marcello Vitale, Marco Fagotti, Marco Pedicini, Marco Pierno, Marco Sica, Mariano Bulligan, Mario Lino Stancati, Massimo Crisi, Max Fuschetto, Michele De Finis, Michele Russo, Michele Solinas, Monia Massa, Paolo Montella, Paride Lucciola, Partenope Productions, Pasquale Termini, Piero La Rocca, Raffaele Barbato, Renato Fiorito, Roberto Fega, Rossella Cangini, Sergio Albano, Stefano Giampietro, Ugo Raimondi, Valerio Mola