L’occhio (e orecchio) del produttore Jake Sinclair (Fall Out Boy e Taylor Swift) non si svaluta mai e contribuisce a colmare di libidine sonora il nuovo disco dei Panic! At The Disco, Death of a Bachelor, una carica energetica multiplex, undici tracciati tutti da ballare, sudare senza fiato, un lavoro eterogeneo e dallo stretto marchio PATD riconoscibilissimo sin dal primo giro solco.
La formazione di Las Vegas al seguito del leader Brendon Urie seguita a stupire, e come a colmare il periodo di silenzio discografico intercorso, come a riprendersi i giusti spazi, esplode in questo quinto disco di carriera, un robusto calembour di pop dance Don’t threaten me with a good time, Emperor’s new clothes e “glitteraggi” vari Victorius che – se si riporta la mente alla loro primigenia estetica emo/gummy – quello che risalta immediatamente è il jumping di qualità spaventoso intercorso dalla band, e i risultati non tradiscono poi le attese.
Un buon equilibrio di suoni e impatto fanno si che il disco si lascia “divorare” dall’ascolto, un mare mosso di ritmi e luci stroboscopiche che anche se ammicca molto alla scena clubbing inglese last minute, non disdegna di batter cassa alle emozioni sfarfallanti come i tepori sofisticatamente carribean di Hallelujah o la scarica rockeggiante che fuma in La devotee, poi, quando avrete tirato il fiato da tanto altro move-it ci sapremo dire.
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autore: Max Sannella